D’Alema contestato dagli studenti del liceo Tasso di Roma
Non solo D’Alema ha trovato ad accoglierlo una platea pressoché vuota, ma nel corso della conferenza è anche stato interrotto da un gruppo di studenti e studentesse del collettivo Tasso che hanno esposto uno striscione con scritto ‘Questa scuola non è una vetrina’ e hanno tentato di prendere parola all’incontro, ottenendo per tutta risposta di essere buttati fuori dall’aula con tanto di minacce.
Di seguito il comunicato del collettivo del liceo sulla vicenda:
Oggi, 29/05/2013 si è svolta una conferenza con Massimo D’Alema nell’aula magna del liceo Tasso. La conferenza è l’ultima di un lungo ciclo di conferenze organizzate da un rappresentante d’istituto dei Giovani Democratici e da altri esponenti della medesima organizzazione.
Il collettivo della scuola, stanco di vedere la propria scuola ridotta a vetrina di politici “famosi” sempre riconducibili al PD e stufo di questa continua propaganda fatta passare per verità oggettiva di esperti, ha organizzato una contestazione. Il collettivo inoltre condanna le scelte politiche del PD che l’hanno portato a partecipare al governo Monti e a governare con il PDL nel governo Letta.
Ricordiamo che precedentemente tutti gli altri rappresentanti degli studenti si erano opposti all’iniziativa e che erano presenti pochissimi studenti del Tasso. La sala era infatti quasi vuota, salvo per alcuni esterni di tutte le età riconducibili ai GD o addirittura al PD. Nei giorni scorsi molti studenti erano stati minacciati di conseguenze legali, di violenza fisica e di bocciatura da parte di uno degli organizzatori. Ci chiediamo a che titolo costui abbia detto ciò.
Notiamo inoltre che nei dintorni della scuola ed anche all’interno della stessa erano presenti dei membri delle Forze dell’Ordine.
I ragazzi del collettivo hanno aperto dentro l’aula magna uno striscione con la scritta: “QUESTA SCUOLA NON E’ UNA VETRINA” e hanno distribuito dei volantini in cui spiegavano i motivi della protesta. Gli è stato tuttavia impedito di fare domande e di parlare. Il principale organizzatore dell’incontro ha dunque urlato al microfono: “Prego le forze dell’ordine presenti in sala di allontanare questi contestatori”. I ragazzi del collettivo sono stati minacciati e insultati e i loro volantini strappati da adulti non riconducibili in alcun modo alla scuola e neanche alle Forze dell’Ordine non essendosi qualificati come tali. Una protesta assolutamente pacifica che chiedeva solamente il confronto e il dibattito è stata soffocata dalle minacce.
Rimaniamo allibiti da quanto accaduto oggi e dal calpestamento del diritto di dissentire e contestare.
COLLETTIVO LICEO TASSO 29/05/2013
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