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Il 12D degli studenti a Ravenna: assedio alla Provincia

La giornata inizia davanti ai cancelli delle scuole occupate da cui partono vari cortei che bloccano le principali arterie del traffico per concentrarsi poi nella piazza centrale della città.

Da qui, più di mille studenti danno vita ad un corteo determinato a fare ammettere le proprie responsabilità all’amministrazione provinciale considerata come la principale responsabile delle pessime condizioni dei nostri istituti e ad ottenere risposte concrete e immediate alle richieste emerse dalle varie scuole occupate.

La presenza massiccia di polizia e guardia di finanza schierati a difesa del palazzo non scoraggia gli studenti e le studentesse che dopo forti pressioni e un lungo assedio riescono a ottenere un incontro con gli assessori, che, però, sanno soltanto raccontare le solite menzogne scaricando la colpa su chi sta sopra di loro e con la scusa, a cui ormai non crede più nessuno, che non ci sono soldi (mentre spendono 30 miliardi per il TAV in valsusa e 12 miliardi in aerei da guerra!).

Questa risposta non fa altro che aumentare la collera degli studenti che abbandonano prontamente il tavolo con la volontà di ripartire in corteo al grido di “questo palazzo non serve a un cazzo!”.

il tentativo della polizia di fermare il corteo è vano: il cordone di contenimento messo in piedi dai carabinieri cede presto alla rabbia della piazza che finalmente può ripartire in corteo selvaggio bloccando per l’ennesima volta il traffico cittadino. Alle vostre frottole rispondiamo col blocco della città!

La giornata di lotta finisce al Liceo Classico Alighieri Occupato dove gli studenti decidono in assemblea che non sono ancora soddisfatti e che mercoledì 18 dicembre torneranno in piazza:
“La provincia ci dice che la colpa della disastrosa situazione delle scuole non è la loro, che i responsabili stanno a Roma… Bene! Mercoledì andiamo a chiedere spiegazioni direttamente all’ufficio territoriale del ministero! ASSEDIAMO IL PROVVEDITORATO!”

 

tratto da StudAut

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