La Sicilia degli studenti verso il #12A
La necessità di contrapposizione, la divergenza degli interessi resta lo sfondo su cui queste realtà studentesche vogliono costruire la propria autonoma iniziativa senza lasciarsi minimamente condizionare dalle solite retoriche dei sacrifici e del siamo tutti “sulla stessa barca”; che poi è il tentativo anche molto recente, per esempio, dell’Assessore alla Formazione pubblica della Regione Sicilia, Nelli Scilabra, di convincerci ad esultare insieme a lei per avere “limitato i danni” permettendo al Governo regionale di tagliare nell’ultima finanziaria soltanto 1,5 mln di euro dei fondi Ersu (ente per il diritto allo studio). Chi oggi ha portato avanti le iniziative di lotta ha palesemente dichiarato l’indisponibilità ad accettare queste logiche contrapponendo, a queste, l’assunzione dell’inimicizia come fondamento per una politica realmente antagonista.
È l’ora di tornare a parlare di bisogni di parte: oggi tocca agli studenti e alle studentesse siciliani.
Di seguito il comunicato del Neetwork Antagonista Studenti Siciliani.
ORA BASTA! GIU’ LE MANI DAI NOSTRI DIRITTI!
Oggi Giovedi 27 Marzo, gli studenti siciliani di Palermo, Catania e Messina hanno deciso di dar vita ad una azione simultanea in tutte e tre le città per ribellarsi alla situazione di attacco ai diritti degli studenti universitari.
L’attuale situazione, per quanto riguarda l’erogazione di servizi agli studenti del mondo universitario, è in perfetta continuità con le politiche lacrime e sangue imposte dall’alto che di fatto, impediscono a noi studenti di vivere la vita universitaria in maniera dignitosa. La mancata erogazione di sufficienti fondi per borse di studio, aumenti del servizio mensa, infinite graduatorie per i pochi alloggi per studenti rimanenti, in un periodo di grave crisi economica che sta attualmente attraversando il nostro paese e non solo, rendono estremamente difficoltoso addirittura il semplice accesso alla vita universitaria.
Riteniamo inoltre inaccettabile che al momento il governo Crocetta con il SUO assessore Nelli Scilabra sia tutto teso alla programmazione di una finanziaria che prevede ancora una volta (come se non fossimo già ridotti al midollo) un taglio di 4 milioni di euro all’Ente Regionale per il diritto allo studio (ERSU), che non farà altro che aggravare questo paradossale paradigma degli ultimi anni inversamente proporzionale ,in cui ad essere ridotte sono le borse di studio e ad essere aumentate sono le tasse. Come se il calo di iscrizioni di quest’anno non fosse un palese campanello d’allarme della trasformazione dell’università in luogo d’élite, basato sempre più su un principio di esclusione.
Oggi, in contrasto a questa tendenza, prima che un’altra finanziaria si abbatta su di noi come un’accetta, abbiamo deciso di attaccare le parti in causa (Senato Accademico a Messina, ERSU a Catania e Palermo), complici di questo ennesimo attacco ai nostri diritti.
L’azione che oggi ha avuto luogo esprime la piena volontà da parte di tutti gli studenti siciliani di opporsi a questa volontà di trasformare l’università in un luogo per pochi, senza servizi, reddito e garanzie, e costringerci ad un futuro di disoccupazione e\o emigrazione dalla nostra terra.
Questa contemporaneità che ha avuto luogo in Sicilia è piena espressione di un dissenso comune, sentito e praticato da parte di tutti gli studenti, determinati a non stare più in silenzio davanti ai propri diritti calpestati da governatori e giovani assessori.
Network Antagonista Studenti Siciliani
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