Palermo: 3000 studenti in piazza contro Renzi e la repressione
Così, alla partenza della manifestazione cittadina a piazza Politeama, erano più di tremila. Lo striscione d’apertura recitava “No alle Privatizzazioni. Tirocini e stage gratuiti? Non siamo schiavi!”; dietro questo tutte le scuole e una marea di giovanissimi non disposti a chinare la testa di fronte l’ennesima riforma “distruggi-istruzione”: quella targata Renzi-Giannini.
E la piazza di oggi parlava proprio il linguaggio del rifiuto: quello contro la nuova governance scolastica; quello verso gli interessi privati sull’istruzione; quello verso l’aziendalizzazione e lo sfruttamento di manodopera gratuita da parte delle aziende. Non a caso, oggi, gli studenti hanno voluto terminare il corteo proprio sotto la sede di Confindustria. Messaggio portato quindi direttamente al destinatario: “non siamo disposti a farci sfruttare da voi!
I media locali raccontano la manifestazione odierna non soltanto in riferimento alla paralisi al traffico da essa provocata: parlano di autunno caldo delle scuole. In questo momento sono infatti otto le scuole occupate e molte altre sono in stato d’agitazione. Seminari, assemblee, cineforum riempono il calendario delle attività autogestite dagli studenti. E, come ormai usanza da qualche anno a questa parte, non sono mancati atti intimidatori e repressivi da parte di presidi autoritari e forze dell’ordine. Ultimo caso appena ieri quando la Digos della locale questura ha fatto irruzione al liceo Cannizzaro aggredendo fisicamente un giovanissimo studente reo di aver partecipato all’occupazione della propria scuola.
E non per fortuna, ma per assoluta determinazione, gli studenti in lotta a Palermo non si stanno facendo intimidire e continuano la loro mobilitazione all’interno degli istituti e nelle piazze, anche quest’autunno tra le più gremite e vive del paese.
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.