Pisa, assemblea nazionale di Studaut
Mentre la classe politica di questo paese continua ad impoverire le nostre scuole e le nostre famiglie, continuando a far pagare la crisi agli strati sociali più deboli, dal basso si continuano ad organizzare risposte che muovono verso una rottura radicale con i soggetti che stanno agendo questo attacco diretto alle nostre vite. Già dalla data del 4 ottobre noi studenti abbiamo contribuito ad arricchire il panorama delle mobilitazioni in Italia, al fianco di tanti altri movimenti che lottano costruendo risposte dirette ed efficaci alla crisi.
La data del 19o è stata un bacino nel quale diversissimi movimenti sono riusciti ad incontrarsi, condividendo pratiche e rivendicazioni, uniti da richieste non mediabili quali reddito, diritti e dignità. Costruendo momenti di organizzazione sempre più intensi e direzionati a valorizzare collettivamente le spinte che dal basso muovono verso la ricomposizione dei movimenti sociali reali.
Non sono la rappresentanza e la delega il mezzo con il quale l’oceano di persone che ha assediato la capitale nella data del #19o cercano di esprimersi, si tratta invece di movimenti concreti, presenti nei territori, che hanno deciso di darsi questo passaggio per tornare nei luoghi d’origine ancora più forti e determinati.
La piazza romana che abbiamo appena attraversato è espressione della riproduzione di una massificazione del conflitto sociale all’interno dei territori.
E’ evidente che il governo delle “larghe intese” cerca la pacificazione sociale sviando i problemi reali e farneticando una crisi economica “piovuta dal cielo”, ben lontano dall’assumersi le sue responsabilità.
Non molto tempo fa il ministro Maria Chiara Carrozza ha suggerito agli studenti di ribellarsi, strumentalizzando quel termine per direzionare il conflitto in pratica di “innovazione” e non di rottura, cosi che lo studente si attivi in un senso facilmente controllabile al fine di soddisfare il sistema, rendendosi facilmente manovrabile.
L’ottobre degli studenti medi
Questo primo mese di lotte studentesche ha dimostrato che la rabbia di chi ogni giorno viene derubato dei propri diritti avanza, si espande e si organizza nelle scuole.
Anche il #4O, prima data di mobilitazione di quest’anno scolastico, ha riconfermato che la scuola della crisi è uno dei luoghi dal quale possono nascere reali momenti di conflitto e di risposta alla distruzione del welfare, imposta da coloro che pretendono e lavorano per il mantenimento di potere.
Tramite gli scorsi appuntamenti di lotta nelle scuole si sono aperti molti spazi di agibilità che hanno evidenziato le contraddizioni del meccanismo di spreco finanziario e l’introduzione di nuove forme di controllo mascherate sotto il nome di “progresso e innovazione”.
Il declassamento del sapere, la destrutturazione della scuola pubblica, la formazione volta alla mercificazione e alla strumentalizzazione dello studente sono ormai all’ordine del giorno.
E’ a partire da questi attacchi che ci vengono quotidianamente imposti che il movimento studentesco deve agire, costruendosi spazi e forme di sapere proprio che manovrabili da meccanismi di corruzione e di espropriazione volti a continuare la distruzione delle nostre scuole, a vantaggio di aziende e privati che non hanno nulla a che fare con il modello scolastico che esigiamo.
E’ arrivato il momento di uscire da dinamiche stantie e ormai completamente superate come “difesa della scuola pubblica” o simili, si tratta piuttosto di continuare a proporre risposte concrete ai problemi che come studenti viviamo all’interno delle nostre scuole, combattendo il sistema formativo imposto dalla crisi. promuovendo forme di riappropriazione diretta degli spazi, dei tempi e dei saperi all’interno del sistema formativo, scagliandoci contro chi ci vuole ancora succubi di un sistema scolastico frutto dell’impoverimento sociale generalizzato.
Proponiamo quindi una due giorni di confronto e dibattito nazionale tra i collettivi in lotta e le esperienze autorganizzate, per misurarsi con l’irreversibilità della crisi economica e sociale a partire dai conflitti che stanno caratterizzando il nostro paese e le nostre scuole.
L’assemblea nazionale di StudAut si terrà il 2-3 Novembre a Pisa, presso lo S.A. Newroz
da Studaut
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