Ravenna, vile sgombero alla nuova Selva Occupata
Lo spazio, da lungo tempo abbandonato al degrado, in questi tre giorni di occupazione era stato restituito alla città e aveva ricominciato a vivere, riempito di contenuti di lotta, cultura, arte e socialità dal basso.
In soli tre giorni, lo spazio è stato attraversato da decine e decine di giovani e studenti, a dimostrazione che l’esigenza di uno spazio è centrale in questa città, a dispetto delle dichiarazioni dell’assessore Morigi che continua, invece, a difendere l’operato del comune in tal senso.
Lo sgombero di questa mattina non fa altro che dimostrare l’ottusità della questura e della proprietà, che preferiscono chiuderlo per sempre (le serrande sono state saldate al muro) piuttosto che lasciarlo a chi, in maniera autorganizzata, gli stava donando nuova vita, e delle istituzioni locali, che non trovano un locale da concedere agli studenti, dandola così vinta a chi di notte va in giro a bruciare gli spazi sociali, proprio come i fascisti di un tempo.
In ogni caso, ciò non fa che confermare che la direzione intrapresa è quella giusta e noi non ci fermeremo, continuando a occupare edifici sfitti finchè gli studenti e i giovani di Ravenna non avranno un luogo in cui riunirsi, costruire i loro percorsi di lotta nelle scuole e nella città e in cui tessere relazioni sociali non mercificate e lontane dalle logiche di profitto.
NON SARA’ QUESTO A FERMARCI! LA SELVA CONTINUA!
da StudAut
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