InfoAut
Immagine di copertina per il post

Mobilitazioni in Toscana contro la legge regionale sulla casa

Non hanno aspettato tempo le persone che ogni giorno vivono sulla propria pelle l’emergenza abitativa, di fronte alle dichiarazioni della Saccardi che giorni fa ha annunciato l’arrivo di una nuova legge regionale sulla casa in Toscana. L’indirizzo espresso dalla vice-presidente ed assessore alla casa della Regione Toscana non prometteva nulla di buono: le vaghe dichiarazioni riportate dalla stampa sembravano riprendere la linea del piano casa nazionale, fra dichiarazioni di guerra agli occupanti abusivi, elogi dell’housing sociale e nessuna proposta concreta per affrontare i problemi reali.

Per questo nella giornata di oggi a Firenze, Pisa e Livorno si sono mobilitate decine di famiglie, fra sfrattati, inquilini delle case popolari ed occupanti per necessità. L’obiettivo era aprire un tavolo di confronto con responsabili del Partito Democratico e con i vertici della Regione per poter esporre una serie di rivendicazioni che dovrebbero essere contenute in una legge realmente interessata ad affrontare l’emergenza abitativa.

A Livorno in mattinata molte persone insieme ai comitati autonomi dell’Ex Caserma Occupata hanno occupato la sede del Pd chiedendo un incontro con l’assessore regionale.

A Firenze invece, sempre durante la mattina, la protesta si è concentrata contro il palazzo che ospita il consiglio regionale. All’interno dell’edificio per ore oltre cento persone hanno portato avanti un’occupazione determinata, chiedendo che venisse fissato un incontro con il governatore Rossi o l’assessore Saccardi. Dopo una lunga attesa, ed alcuni momenti di tensione a causa delle provocazioni delle forze dell’ordine, gli occupanti hanno ottenuto la data per un incontro. Nel pomeriggio poi, in un incontro dei capigruppo con il Movimento di lotta per la casa, il presidente del consiglio regionale ha espresso la volontà di portare in votazione una mozione riguardante la contrarietà della regione toscana all’applicazione dell’art.5 del piano casa.

Qui un contributo audio dalla mobilitazione fiorentina: 

{mp3remote}https://dl.dropboxusercontent.com/u/78481887/Luca%20Firenze%20Occupazione%20regione%20Toscana.mp3{/mp3remote}

Infine a Pisa, nel pomeriggio, ad essere scelta come obiettivo della protesta è stata nuovamente la sede del Partito Democratico, il partito che governa  ad ogni livello (nazionale, regionale e cittadino) e che ha la responsabilità di portare avanti politiche criminali nell’ambito della casa. Tra i motivi che ha portato una delegazione di famiglie in emergenza abitativa a bussare alle porte della sede pisana del partito vi è anche l’ultimo scandalo della graduatoria provvisoria per le case popolari, nella quale moltissime famiglie non si sono viste riconoscere i punti dello sfratto.

E’ dunque cominciata la mobilitazione che dovrà impedire che la Regione Toscana approvi una nuova legge andrà a peggiorare la già drammatica situazione riguardo alla casa. Nelle prossime settimane la necessità sarà quella di allargare la protesta ad altre città in vista dell’incontro fissato a Firenze con l’assessore Saccardi e il governatore Rossi. Evidente a tutti l’enorme nervosismo con cui i funzionari di partito e gli amministratori regionali hanno accolto questa prima ondata di protesta, punti nel vivo ed incapaci di dare risposte convincenti riguardo alle rivendicazioni portate avanti dai movimenti.

 

Di seguito le rivendicazioni condivise dai tre presidi di protesta:
 

-Punteggio per lo sfratto nella graduatoria ERP e alloggi per emergenza abitativa: l’attuale contesto di crisi economica ha prodotto un aumento vertiginoso degli sfratti per morosità; è necessario che i parametri di accesso all’edilizia sociale si adeguino a questa situazione, riconoscendo in maniera chiara un punteggio per lo sfratto per morosità e per la sua esecuzione (come già avviene nel caso dello sfratto per finita locazione). E’ inoltre necessario che una percentuale maggiore di alloggi popolari sia destinata ai casi riconosciuti di emergenza abitativa, a situazioni, cioè, che per rientrano nei parametri ma hanno esigenza immediata di un’assegnazione.
-Manutenzione e recupero degli alloggi ERP: in differenti contesti si riscontrano problemi e difficoltà riguardo alla gestione del patrimonio ERP. In particolare le due criticità più evidenti sono l’alto numero di alloggi sfitti e la difficoltà per gli assegnatari di ottenere manutenzioni e mobilità ordinaria, come spetterebbe loro. E’ dunque necessario prevedere un nuovo fondo di investimento per fare fronte a queste situazioni senza gravare ulteriormente sugli inquilini. Per quanto riguarda il problema dello sfitto, l’ipotesi dell’autorecupero pare la migliore: assegnare appartamenti ancora incompleti agli inquilini disponibili a completare i lavori.
-Incrementare il patrimonio ERP; requisizioni: a fronte dell’ampia richiesta, il numero di case popolari esistenti pare insufficiente. E’ dunque necessario, da una parte respingere le ipotesi, paventate anche dall’art. 3 del piano casa, di svendita tramite asta degli alloggi esistenti; dall’altra immaginare misure che vadano ad incrementare il patrimonio esistente. Piuttosto che immaginare nuove costruzioni e ulteriore cementificazione delle periferie, sembra più interessante concentrarsi sull’utilizzo dell’esistente, ponendo in essere azioni di requisizione verso immobili di grandi privati inutilizzati da lungo tempo.
-Bando per la morosità e affitto concordato: i contributi ai proprietari per sanare la morosità degli inquilini sono uno degli strumenti utilizzati, tramite apposito bando, per tamponare la piaga degli sfratti; in cambio dell’ottenimento di questi contributi il proprietario è vincolato alla stipula di un nuovo contratto di locazione. E’ necessario, però, che sia aggiunta al bando una clausola che obblighi il proprietario ad abbassare il canone di affitto. Ciò che accade oggi, infatti, è che molti proprietari, dopo aver ottenuto i contributi, mantengono invariato il canone, giungendo ad un nuovo sfratto in breve tempo. Il bando per la morosità può risultare uno strumento convincente solo se utilizzato per giungere a contratti di locazione concordati e calmierati.
-Riconoscere la situazione ed i diritti degli occupanti per necessità: il fenomeno delle occupazioni abitative è un prodotto di decenni di mala gestione delle risorse pubbliche da parte delle istituzioni. Chi sceglie di occupare lo fa perché spesso non ha altra alternativa, sprovvisto di casa e di qualsiasi forma di reddito. E’ necessario porre fine ad un atteggiamento di criminalizzazione di queste situazioni, e soprattutto rigettare alcune misure incostituzionali, come l’art. 5 del piano casa, che impedendo agli occupanti l’accesso alle utenze ed alla residenza, di fatto provocano l’esclusione per un’ampia fascia di persone da diritti universali come l’acqua, l’istruzione e la salute.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

casaFirenzelivornooccupazionipartito democraticopianocasapisasfrattitoscana

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo blindato, piazze aperte

Il Dl infrastrutture è stato approvato in tempi rapidissimi da un parlamento silente e complice, a colpi di fiducia. Il commissario straordinario Sessa ha quindi l’ok definitivo da Camera e Senato per aprire la “contabilità speciale”: 20 milioni di euro per il 2024, sui 520 complessivi, con un cronoprogramma di 10 anni di lavori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: migliaia al corteo del 2 giugno. Cariche vicino al consolato USA

2 giugno: Festa della Contro Repubblica, l’appello dei Giovani Palestinesi alla mobilitazione in occasione della Festa della Repubblica, divenuta secondo i e le manifestanti “Festa di celebrazione della guerra”, ha visto l’adesione di diverse città italiane.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Perquisizioni al SUDD Cobas per una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese

Questa mattina le abitazioni di alcuni compagni e compagne di Firenze sono state perquisite in relazione alla manifestazione del 23 febbraio in solidarietà con il popolo palestinese durante il quale la polizia ha ripetutamente caricato il corteo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Terzo numero del bollettino delle lotte abitative “Case in Rivolta”, che lancia la settimana di mobilitazione collettiva diffusa a livello nazionale durante la settimana del 20 -26 maggio 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Livorno è antifascista!

Giovedì 2 Maggio il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini è venuto a Livorno per presentare un suo libro, vergognosamente ospitato all’interno del cinema teatro “4 Mori”..

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La variante del marmo: così la Regione Toscana vuole rimettere mano al Piano cave

La Giunta Giani ha avviato l’iter per modificare la normativa sulle attività estrattive e aumentare del 5% la capacità autorizzata fino al 2038.