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Passera chiama, gli operai di Palermo rispondono!

A Palermo è quindi partito stamattina, 11 Gennaio, uno dei cortei più numerosi dei lavoratori dei cantieri navali confermando la pronta risposta che tutti aspettavano. Il corteo di circa duemila persone, dopo l’ormai consolidato picchetto davanti i cancelli dello stabilimento e l’assemblea dei lavoratori che ha deciso di continuare lo sciopero a oltranza, è partito deciso verso la prefettura paralizzando ancora una volta il traffico del capoluogo siciliano e raccogliendo la piena solidarietà della cittadinanza.

L’incontro in prefettura, oltre a dimostrare ancora una volta al governo e alla dirigenza dell’azienda il rifiuto ad accettare il piano Fincantieri, si svolge con l’obiettivo di far prendere posizione alle istituzioni della Regione Siciliana che da meno di un anno hanno stanziato un finanziamento di milioni di euro per l’allargamento dei bacini dei cantieri navali. La beffa dunque, all’interno della già sciagurata vicenda Fincantieri (che ricordiamo solo a Palermo prevederebbe l’esubero di più di un quarto della forza lavoro) sarebbe rappresentata dallo stanziamento di fondi pubblici ad un’azienda che li amministra senza alcun riguardo per i suoi lavoratori e andando contro le prospettive di aumento della produzione che l’allargamento dei bacini prevederebbe.

La determinazione degli operai sta continuando ad accompagnare con forza la giornata di mobilitazione fin sotto la prefettura: il presidio davanti i cancelli del palazzo, con qualche momento di tensione, impedisce ai mezzi di entrare ed uscire e lancia un ulteriore messaggio verso controparti e istituzioni di governance. Gli operai dei cantieri palermitani non si sono certo arresi e ogni ulteriore risposta negativa alle loro rivendicazioni non farà che scaldare ulteriormente gli animi.

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