InfoAut
Immagine di copertina per il post

Argentina: Plaza de Mayo traboccante di manifestanti ha fatto sentire la sua voce: “No al patto del governo con il FMI”

||||

Centinaia di migliaia di manifestanti si sono mobilitati nel pomeriggio di questo sabato a Plaza de Mayo e in tutto il paese contro il patto con il FMI e il pagamento del debito estero. Nella piazza è stato letto un documento sottoscritto dai partecipanti che segnala, tra vari punti, che “mediante il patto con il Fondo arriva un nuovo aggiustamento economico e fiscale sulle spalle delle maggioranze popolari, quando l’Argentina ha tagliato totalmente l’assistenza per la pandemia, in un momento in cui più del 40% della popolazione sta al di sotto della linea della povertà e cresce l’indigenza. Un aggiustamento che colpisce anche l’educazione, la salute, i salari e l’accesso alla terra, all’acqua e alla casa”.

A sua volta, afferma che “il debito che reclama il FMI fu contratto dal Governo di Macri per favorire coloro che fanno fuggire i capitali e le multinazionali (…) Ma l’attuale Governo lo riconosce integralmente per farlo pagare a noi, senza neppure completare un’indagine né sanzionare i responsabili”. Critica il “piano pluriennale” di Alberto Fernández, che “punta a sottomettere per decenni tutto il popolo argentino (e) ad avere come priorità fondamentale quella di raccogliere dollari per il pagamento di un debito illegittimo e fraudolento”.

Alla mobilitazione in Plaza de Mayo hanno partecipato sindacati, commissioni interne e gruppi sindacali, organizzazioni piquetere, della gioventù, delle donne e delle diversità, dei diritti umani, e della difesa dell’ambiente. Sono accorsi anche i partiti e i rappresentanti del Fronte di Sinistra-Unità, che ha convocato una plenaria al Parco Lezama dove si è cominciata a mettere in moto l’attività.

La piazza contro il patto con il FMI ha segnato un acuto contrasto con quella del governo di venerdì scorso, il cui orientamento va in senso esattamente contrario.

No Al pacto con el FMI Prensa Obrera Ojo Obrero Fotografia 26 e1639260999707 650x365 1

Nora Cortiñas, pugno in alto contro il FMI (Prensa Obrera)

Dopo la lettura del documento, c’è stata un emozionante chiusura da parte di Nora Cortiñas, delle Madri di Plaza de Mayo Linea Fondatrice, che ha detto: “Da questa Piazza dove siamo venuti 45 anni fa a incontrare i nostri figli e figlie, i 30 mila che continuano ad essere scomparsi, continuiamo ad esigere l’apertura degli archivi affinché nessuna madre o padre che se ne va da questa Terra se ne vada senza sapere che successe ai propri figli o figlie; affinché i giovani che non conoscono la propria vera identità sappiano chi sono, da dove vengono e chi sono le loro famiglie. Da questa Piazza dove abbiamo resistito ad abbassare le braccia insieme a tutti coloro che sono venuti anno dopo anno ad accompagnarci, da questa Piazza che ha una sua magia, da questa Piazza uscirà per sempre il rifiuto del Fondo Monetario. Le truffe non si pagano, le truffe si rifiutano”.

1 4

Cronaca dalla Piazza

Fin da molto presto c’era un’atmosfera, che la Piazza sarebbe stata “strapiena” di gente: enormi colonne del Polo Obrero, di Barrios de Pie, del Coordinamento per il Cambio Sociale, dei partiti legati al Fronte di Sinistra e di un’infinità di organizzazioni di quartiere, sindacali e studentesche, hanno incominciato ad occupare i grandi viali che sboccano in Plaza de Mayo.  Con cartelli giganteschi o cartoncini scritti a casa, tutti coincidevano sul rifiuto del FMI e anche di coloro che dal Governo gli fanno la corte per finire firmando un accordo che significherà maggiore consegna al Fondo.

Plaza pacto FMI

Indubbiamente varie organizzazioni sociali hanno subito un taglio di molti militanti per la mancanza di treni su tutte le linee sud, ma altrettanti si sono ingegnati per giungere alla Città Autonoma di Buenos Aires con ogni tipo di trasporto, dai pulmini collettivi che venivano pieni fino ad alcuni che hanno osato percorrere grandi distanze in bicicletta per essere presenti. La rabbia verso coloro che dal Governo hanno decretato che non ci fossero treni si è fatta sentire da tutte le parti. Logico: l’apparato ufficiale ha fatto appello ad un mezzo sibillino degno di governi conservatori di un’altra epoca.

Nella nutrita colonna del Coordinamento per il Cambio Sociale, ha richiamato l’attenzione di molti fotografi una grande galera dello Zio Sam con la frase “FMI uguale MORTE”, con cui il Fronte Culturale Che Adelita ha voluto dimostrare la propria opinione, davanti alla bandiera della OLP-Resistir y Luchar, su una così nefasta istituzione finanziaria. In un altro spezzone della marcia un’altra opera ingegnosa portata da un gruppo di giovani: il teschio di un dirigente che portava una valigetta del FMI.

Nel palco centrale, dirigenti di tutte le organizzazioni convocanti soddisfatti di aver realizzato una gigantesca manifestazione a pochi metri dalla Casa del Governo, per mandare un messaggio molto chiaro, diventato parola d’ordine, a coloro che la abitano: “Fuori, fuori, fuori il Fondo fuori”.

Foto: María Torrellas di Resumen Latinoamericano

11 dicembre 2021

Resumen Latinoamericano

Da Comitato Carlos Fonseca

 

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”https://www.youtube.com/embed/0txRjAESLoE” title=”YouTube video player” frameborder=”0″ allow=”accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture” allowfullscreen ]

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

argentinafmiplaza de mayo

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: armamenti e mezzi cingolati al porto. Procura apre inchiesta, presidio dei portuali

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi alla nave Bahri Yanbu, il cargo saudita su cui sono stati trovati armamenti e mezzi militari cingolati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”: dopo l’assemblea nazionale in Val di Susa inizia un percorso di mobilitazione sui territori verso e oltre l’8 novembre a Roma

Riportiamo di seguito gli interventi introduttivi dell’assemblea nazionale tenutasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità in modo da sottolineare le caratteristiche del percorso di mobilitazione contro guerra, riarmo e genocidio in Palestina proposto in tale occasione.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta: neve letale su Javier Milei

C’era molta attesa per l’uscita della serie Netflix tratta da L’Eternauta, il capolavoro del fumetto di fantascienza scritto da Héctor Oesterheld, disegnato da Francisco Solano López, e pubblicato sul periodico argentino Hora Cero Suplemento Semanal dal 1957 al 1959, poi ristampato nel 1961 su testata omonima.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta

Fu durante le feste di Natale del ’77 che mio padre, due miei zii e un loro amico si misero d’accordo per vedersi tutti i sabati di gennaio, dopo cena, per giocare a poker.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Ancora negazionismo, ad un giorno dall’anniversario del colpo di stato il Governo ha demolito un monumento allo scrittore Osvaldo Bayer

Invece di occuparsi dello stato delle strade di fronte all’abbandono delle opere pubbliche, la Viabilità Nazionale è stata utilizzata come strumento di provocazione nell’ambito di un nuovo anniversario dell’ultimo colpo di stato. Questo martedì, soltanto un giorno dopo un nuovo anniversario del sanguinoso colpo di stato perpetrato il 24 marzo 1976, il governo di Javier […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Un superclassico della repressione di Milei con proiettili, feriti e caccia a pensionati e tifosi

Cronaca di un pomeriggio di violenza istituzionale come non si vedeva da molto tempo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: “Lo Stato Nazionale decide di non finanziare la lotta agli incendi”

Il fuoco devasta territori e vita nel Chubut, Río Negro e Neuquén. Di fronte alla scarsa azione del governo nazionale, abitanti locali, produttori e popoli originari indicano le cause: siccità prolungate e cambiamento climatico, monocolture di pini e mancanza di prevenzione. Un morto, centinaia di case distrutte e 23.000 ettari sono alcune delle conseguenze. Nel […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non è stato un boom ma si sente il crack: l’energia ai tempi di Milei

La rinuncia di Eduardo Rodríguez Chirillo a capo del Ministero per l’Energia [nell’ottobre scorso] ha lasciato innescato un detonatore fatto di massicci aumenti delle tariffe, profitti straordinari per una manciata di imprese e incertezza sulla fornitura di elettricità durante l’estate. di Felipe Gutiérrez Ríos (OPSur-Revista Crisis), da ECOR Network In questo articolo gli alti e […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: il Mendoza avanza contro contadini e indigeni, tra la vendita di terre demaniali e progetti minerari

Ancora risuonano nei paraggi di Los Molles e di El Sosneado, i fatti degli inizi del 2023, quando nel sud provinciale giunsero dei fuoristrada con foto del Generale Roca e proclami negazionisti.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Argentina: le lotte studentesche crescono in tutto il paese

Affollate marce con fiaccolate a Buenos Aires e La Plata

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: i mercati festeggiano mentre avanza la recessione

Il governo ha ottenuto l’approvazione al Senato della Legge “Basi e Punti di Partenza per la Libertà degli Argentini”, che aveva una media sanzione alla Camera dei Deputati.