InfoAut

Dopo Agora99 verso il 14N: il programma ai movimenti!

Mancano pochi giorni al 14 novembre e neanche una settimana è trascorsa dal meeting delle lotte trans-nazionali Agora99 dove il grande passo avanti compiuto dai movimenti che si sono riuniti per più di tre giorni nei centri sociali di Madrid può essere sintetizzato con “il programma e l’agenda ai movimenti!”. Il meeting in continuità con gli incontri passati non ha ceduto a ripiegamenti vetusti dell’epoca giurassica dei contro-vertici e delle esperienze dei social-forum, non si è fatto ammansire da vaghissime carte dei diritti (da consegnare a chi poi? A quelle rappresentanze che i movimenti rifiutano e di cui approfondiscono la crisi da anni?) ma al contrario ha saputo costituirsi come spazio aperto di connessioni dei processi organizzativi e delle lotte contro la crisi e l’austerità in Europa e nella zona mediterranea. Agora99 è stato anche un vero è proprio detonatore di contro-saperi emersi dagli ultimi mesi di conflitto che ha dato centralità alla pluralità delle pratiche destituenti e costituenti dei movimenti senza proporre un artificioso copia-e-incolla di brand, o senza ridurre ad “uno” le variegate forme di lotte trans-nazionali, ma al contrario mettendo a disposizione di tutti e tutte le conoscenze dei conflitti per continuare a “creare organizzare contro-potere!” insieme.

 

Il programma ai movimenti! E allora è tempo di 14 novembre, è tempo di conquistarci il nostro sciopero! E’ con questo slogan che i movimenti si stanno avvicinando al 14 novembre data di sciopero convocato dai sindacati del Sud Europa che dalla sua proclamazione è stato colto subito come risultato dell’imposizione prodotta dalle piazze ribelli di tentare di sincronizzare le lotte in uno sciopero trans-nazionale e come importante opportunità per i movimenti di spingere in avanti la carica destituente di cui sono capaci.

 

Il 14 novembre non è “l’Evento decisivo” perché da quando Mohamed Bouazizi si è immolato in Tunisia ad essere decisiva c’è solo l’ostinazione e la determinazione a voler buttare giù le istituzioni dell’1% e fare largo alle contro-istituzionalità del 99%, ai bisogni e ai desideri che spingono per riappropriarsi da quanto sottratto in questi anni di crisi. Non sarà un giorno a realizzare tutto ciò, ma è certo che il 14 novembre è uno sciopero trans-nazionale che può alludere e accumulare forze verso un nuovo grande balzo che già si affaccia nell’immaginazione antagonista delle piazze ribelli mediterranee. E’ a partire dalle nostre piazze, dalle nostre strade, dai territori dove sperimentiamo infinite forme di mutualità, solidarietà e lotta contro la crisi che va riconosciuta la nuova “sovranità”, quel contro-potere che incalza gli impresentabili e parassitari stati-nazione dell’austerità, è nei movimenti che li attraversano che va data la progettualità rivoluzionaria! E un primo sciopero generale, sociale, e trans-nazionale può essere un inedito esperimento di riappropriazione del tempo da parte di questa progettualità, di una quanto mai antagonista sincronicità delle lotte che si fa avanti tra le coste del mar mediterraneo!

 

In Italia, dopo l’assemblea nazionale della rete degli studenti medi StudAut, il mondo della formazione in lotta si prepara a scendere in piazza il 14 novembre “contro la scuola della crisi, per costruire la scuola delle lotte”. A partire dall’appello alla mobilitazione degli studenti medi, anche le università stanno entrando in mobilitazione e lo spazio di interazione tra precari e sfruttati, qui, può e deve aprirsi ancora di più nel segno del conflitto, dell’irriducibilità alla logica del sacrificio e alle forme di rappresentanza politica e sindacale. Dopo la straordinaria giornata di lotta del 5 Ottobre, in cui gli studenti hanno dichiarato al governo tecnico che questo autunno non sarebbe stata una stagione pacificata, il 14 novembre si torna in piazza con il resto d’Europa scommettendo sulla capacità degli appuntamenti studenteschi di generalizzare le istanze di lotta contro la crisi e di conflitto contro le istituzioni della rappresentanza.

Ai movimenti che scenderanno in piazza il #14N non interessa essere affascinanti per l’opinione pubblica, e non interessa farsi rappresentare da qualche “alternativa” già pronta a ficcarsi dentro l’urna elettorale, al contrario qui in Italia ci interessa che il #14N sia una giornata di contrapposizione all’austerità e ai suoi governi, e che sia riconosciuta e abbracciata dai lavoratori dell’indotto della distribuzione di Piacenza, dalla Val Susa, dai comitati di lotta all’Ilva di Taranto, dai comitati no-gas del casertano, e da tutte le piccole e grandi conflittualità che attraversano il Bel Paese. Il #14N può essere anche questo, perché nell’immaginazione e nel programma dei movimenti c’è già un #15N, #16N, c’è, nelle lotte trans-nazionali, un’agenda antagonista da costruire anche qui in Italia giorno dopo giorno, subito, e nei nostri territori.

 

Noi ci saremo!

 

 

Infoaut

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

14Nagora99scioperostudenti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Guerra globale, una sola egemonia da garantire

Ich kenne Schritte die sehr nützen und werde euch vor Fehltritt schützen Und wer nicht tanzen will am Schluss weiß noch nicht dass er tanzen muss Io conosco passi che sono molto utili  e che vi proteggeranno dai passi falsi  e chi alla fine non vuole ballare  non sa ancora che deve ballare (Amerika – […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sciopero generale: il punto di vista degli studenti e delle studentesse

“Quello che vogliamo fare lo facciamo:se vogliamo bloccare, blocchiamo,se vogliamo parlare, parliamo.” Riprendiamo il comunicato congiunto di CUA Torino e KSA, sulla giornata di sciopero generale nel capoluogo piemontese. In questa giornata di sciopero generale, per 2000 giovani la manifestazione non è terminata in Piazza Castello, un grosso spezzone del corteo ha bloccato le stazioni […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ancora Trump, non stupitevi

Ad un primo sguardo superficiale queste elezioni negli Stati Uniti sono state un replay di quelle del 2016. Trump vince nonostante le previsioni dei sondaggisti più autorevoli.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Gli Stati Uniti verso le elezioni: guerre e guerra civile

Manca poco più di una settimana alle elezioni negli Stati Uniti e nonostante i pronostici regna l’incertezza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sul dibattito verso il 5 ottobre

Fatichiamo a comprendere il dibattito che si è aperto in vista del corteo del 5 ottobre contro il genocidio in corso a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Attenti al lupo!

Il governo Meloni, coerentemente con i suoi proclami, introduce un disegno di legge che ha lasciato carta bianca alle fantasie dei Ministri Piantedosi, Nordio e Crosetto che prevede nuovi reati e pene più pesanti per chi, come la levata di scudi conclude, “protesta”. E viene immediatamente da chiedersi, sì, ma chi protesta?

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele fa rotolare il masso della guerra

Il governo israeliano continua imperterrito il suo programma di escalation in Medio Oriente con un attacco che, se fosse avvenuto in qualsiasi paese occidentale, non si sarebbe esitato a definire terroristico.

Immagine di copertina per il post
Formazione

13/12: PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI

Pubblichiamo il comunicato dell’assemblea delle scuole sul corteo di venerdì 13 Dicembre: Oggi, per la terza volta in un mese, ci siamo ripresə le strade di Torino, unendo la lotta delle scuole superiori all’Intifada studentesca delle università.Siamo scesə in piazza in occasione di uno sciopero incentrato sul boicottaggio accademico.Passando per Città Metropolitana abbiamo denunciato la […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

L’Assemblea delle scuole torinesi torna in piazza il 13/12

Perché manifestare il 13/12? L’Assemblea delle scuole torinesi e i collettivi hanno deciso di tornare in piazza il 13 dicembre. Per quale motivo? Dal punto di vista di noi giovani la fase storica che stiamo attraversando appare critica e difficile.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strike in USA. Sulla conflittualità sindacale negli Stati Uniti.

Abbiamo parlato con Vincenzo Maccarrone, corrispondente del Manifesto, dell’aumento della conflittualità sindacale negli Stati Uniti

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sudd Cobas Prato: lo sciopero continua dopo lo Strike Day

Lo Strike Day iniziato domenica scorsa ha visto il coinvolgimento di 8 fabbriche di cui soltanto 5 nella frazione di Seano (Prato), sono state ben 7 le vittorie portate a casa dal sindacato Sudd Cobas per ottenere ciò che viene rappresentato con 8×5..

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: migliaia di persone in corteo a Seano (Prato) contro lo sfruttamento e per il diritto allo sciopero

Migliaia di persone hanno partecipato domenica pomeriggio alla manifestazione a Seano, Comune di Carmignano (Prato), indetta a sostegno del diritto di sciopero e contro lo sfruttamento dopo l’assalto notturno ad un picchetto di operai e sindacalisti Sudd Cobas che scioperavano davanti ad una ditta nel distretto tessile della zona.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Prato: Ronde armate di spranghe contro chi sciopera

Assalto di stampo mafioso al picchetto degli operai pakistani e del sindacato di base Sudd Cobas, quattro feriti. “La prossima volta vi spariamo”. In risposta scioperi del turno di notte degli operai migranti del “distretto parallelo”, e domenica manifestazione davanti ai cancelli dell’azienda dove si stava svolgendo il presidio di protesta. “Lottiamo per il diritto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Portuali in sciopero negli USA

Negli Stati Uniti è in corso uno dei più grossi scioperi dei lavoratori portuali della costa est dagli anni 70.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Tutti contro Elkann: scioperi al quotidiano Repubblica e di tutto il settore dell’automotive

John Elkann è, tra le altre cariche, anche presidente di Stellantis, gruppo automobilistico in cui è confluita l’ex Fiat, che il 18 ottobre si fermerà per sciopero nazionale dei lavoratori di tutti i settori dell’automotive, indetto da Fim, Fiom Uilm.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

USA: sciopero all’azienda Boeing

Lo sciopero alla Boeing, grande azienda statunitense che produce aerei civili e militari, ha coinvolto moltissimi lavoratori nell’area di Seattle che hanno aderito allo sciopero a seguito di una negoziazione sindacale che ha disatteso diversi obiettivi.