InfoAut

Occidentalismo

La chiamata alle armi non poteva tardare. E non poteva mancare qui da noi il marchio di primogenitura del partito di Repubblica con un editoriale che ha i contorni inquietanti di un proclama di guerra presentato nella veste di un appello per la ripresa identitaria dell’Europa. Occasione: niente meno che la fondazione della “terza” Nato in quel del Galles.

Scrive il vate Mauro, la democrazia – che fa la differenza specifica dell’Occidente, il suo carattere universale che può parlare ad ogni latitudine – è sotto attacco. Da parte di chi è presto detto: Putin (scopriamo quel che dovevamo sapere, e cioè che l’anima imperiale e imperialista della Russia è eterna e insopprimibile, chiaro?) e il Califfato islamista, va da sé (in attesa, già pare di sentire, del pericolo giallo che si staglia all’orizzonte). Per questo l’Occidente oggi va difeso, con ogni mezzo, per questo va ribadito senza tentennamenti il carattere irrinunciabile della comunità di destino – e non solo dell’alleanza – con gli Stati Uniti.

Sente però aria di smarrimento, il neovate, perché quel pezzo di Occidente che si chiama Europa è sembrato a lungo incapace di avere un’idea di sé. Per questo il suo accorato appello è a tratti un po’ mesto, non riesce a riesumare i toni e l’aggressività dello stile ferrariano-fallaciano. Del resto, la differenza specifica della sinistra liberal europea è proprio il suo carattere riflessivo, la consapevolezza delle proprie criticità, il suo relativismo differenzialista di contro all’assolutezza rivendicata dall’autoritarismo putiniano come dal fanatismo islamista. Ma quanto ai contenuti, basta un nobeldotato Obama al posto di Bush jr. perchè ritorni sfacciatamente tutto l’armamentario del global war on terror, tutta la retorica dell’Occidente portatore di civiltà, tutta l’arroganza della democrazia armata – questa volta contro un Oriente allargato. Bene, adesso sappiamo, se ve ne era bisogno, che l’union sacra della democrazia imperiale produce e ammette solo differenze di stile al suo interno, e che si costruisce, come sempre si è costruita, contro qualcuno…

Non mette qui conto chiarire – contro la sistematica campagna di disinformatsia del giornalismo democraticamente embedded – che ciò cui stiamo assistendo in Ucraina è la trappola-provocazione messa in atto da Washington per aprire una ferita permanente nel fianco della Russia (che reagisce al modo borghese che sa fare e che non cauzioniamo per nulla) e per scavare un solco incolmabile tra Mosca e l’Europa. O che l’Isis è una creatura proprio di Cia e padrini petrol-arabi che usano i freedom fighters per destrutturare Siria e Iraq (e possono ora anche trovarseli contro), dopo la Libia, nel solco della controffensiva alla sollevazione araba che ha rischiato di scuotere l’ordine imperialista in Medio Oriente.

C’è un punto cruciale invece che va ripreso per ribaltarlo. Mentre è sempre più evidente che gli Usa seminano caos per conservare il proprio dominio e che – riconosce lo stesso Mauro – la sfida è anche all’interno del nostro mondo dove la democrazia vale solo per i garantiti lasciando scoperti gli esclusi, il consenso per la guerra che l’Occidente prepara appare incerto e friabile. L’esito della crociata non è scontato in partenza. Per questo il giornalista di turno fa appello esplicito a ricostruire una soggettività politica chiara dell’Occidente: dovremmo lottare, ricchi e poveri, umili e potenti, tutti uniti contro il resto del mondo(non sia mai contro i responsabili della crisi in corso e dei suoi disastri: tutti dai connotati occidentali, risulta?).

Il terreno è dunque indicato: sta a noi lavorare a una contro-soggettività che non si faccia mettere in trappola dal ricatto dei valori eurocentrici liberal – dove “diritto” si coniuga sempre più con impotenza effettiva dei soggetti – ma sappia costruire in piena autonomia i propri valori, la propria identità di classe e umana, la propria capacità di costruire una comunità antagonista che rompa gli steccati tra noi e the rest per ricomporsi dal basso contro l’alto. I venti di guerra si approssimano, e il nemico (principale) marcia sempre alla tua testa.

 

Infoaut

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

crisieuropaguerra freddaimperialismoIsisoccidenterussiastati unitiucraina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Riflessioni critiche sul referendum, per dire 5 SI.

Domenica 8 e lunedì 9 giugno si terranno 5 referendum abrogativi. Quattro quesiti mirano ad abrogare alcune delle norme introdotte con il “Job Act” di Renzi tra il 2014 e il 2016, mentre il quinto Si servirebbe a dimezzare il periodo necessario all’ottenimento della cittadinanza per coloro non nati in Italia da 10 a 5 anni.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

L’invasione della Striscia di Gaza per continuare il genocidio e imporre il controllo biopolitico

Il piano di invasione della Striscia di Gaza annunciato da Benjamin Netanyahu aggiunge orrore ad orrore. Non ci sono sufficienti parole per descrivere quanto disgusto provochi il piano ideato e approvato dal Gabinetto di Guerra israeliano per l’invasione della Striscia di Gaza. Il piano prevede l’occupazione militare del 90% della striscia e rinchiudere l’intera popolazione […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La lunga frattura – Un contributo al dibattito su guerra e riarmo

In questi mesi la storia corre veloce, in poco tempo alcuni dei capisaldi su cui si è retto l’ordine mondiale definitivamente consolidatosi dopo il crollo del muro di Berlino stanno vivendo profonde tensioni e ristrutturazioni.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sulla morte di Papa Francesco

In un mondo in cui comanda la prevaricazione e l’ipocrisia la morte di Papa Francesco segna un passaggio politico della nostra storia.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

I giovani come pericolo pubblico

Nel giro di pochi giorni abbiamo assistito ad una sequenza che indica un cambio di passo da parte del governo nei confronti della cosiddetta “pubblica sicurezza”. Dopo l’approvazione del “Decreto Sicurezza” con firma in calce del Presidente della Repubblica Mattarella, al netto di risibili modifiche, abbiamo assistito nel giro di tre giorni alle cariche di […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Economia di guerra: la riconversione dell’automotive in industria delle armi

Lo accennavamo nel nostro scorso editoriale: il piano ReArm EU va compreso anche alla luce della profonda crisi del capitalismo europeo, ed in particolare di quello industriale che vede il suo cuore in Germania.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le nostre lacrime, il nostro sangue

Ursula Von der Leyen annuncia il piano ReArm Europe: una cifra monstre di 800 miliardi di euro, senza passare dal voto del Parlamento Europeo. In Italia i presunti “intellettuali” di Repubblica fremono per mettersi l’elmetto (ci vadano loro al fronte).

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La ritirata “strategica”

Lo scontro tra Trump, coadiuvato da JD Vance, e Zelensky va in scena in mondovisione. In venti minuti si palesa la divergenza tra due versioni della supremazia occidentale. Quando Trump accusa Zelensky di star giocando con la Terza Guerra Mondiale in realtà sta guardando negli occhi Biden e la dottrina neocons che travalica i due […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Elezioni in Germania: esiste un “male minore”?

La Germania si avvia verso un nuovo governo di grosse koalition tra CDU-CSU e socialisti, tra i vincenti e gli sconfitti di questa tornata elettorale. AfD si afferma come secondo partito, ma non conquista abbastanza voti da rendere impraticabile un governo senza il partito di estrema destra. Le esternazioni di Musk ed il progetto MEGA […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Non guerra in Europa, ma guerra all’Europa

La telefonata tra Trump e Putin ha traumatizzato la pessima classe dirigente europea, gettandola nel panico. Mentre la guerra in Ucraina va verso il congelamento gli imbelli che governano il continente finalmente si stanno rendendo conto che questa non era solamente una guerra in Europa, ma una guerra all’Europa, portata avanti con mezzi non convenzionali […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La guerra affonda radici sui territori: alcuni spunti dall’incontro “Addio alle armi” organizzato a Biella 

L’incontro organizzato a Biella dal comitato locale Basta Guerre a cui collaborano diverse associazioni e formazioni politiche del territorio ha intrecciato il tema della guerra alla questione della transizione ecologica e digitale, alla militarizzazione in ambiti naturalistici, alla scuola e alla formazione, lanciando così degli spunti fondamentali nel costruire un punto di vista complessivo sull’oggi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’imperialismo nell’era Trump

Che cos’è oggi l’imperialismo, di cui la cosiddetta “era Trump” è precipitato? Come si è trasformato, tra persistenza e discontinuità? Non sono domande scontate, di mera speculazione teorica. da Kamo Modena Ma nodo fondamentale da sciogliere per porsi all’altezza delle sfide pratiche e politiche poste da questi tempi sempre più accelerati di crisi sistemica. Per […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Russia: i segreti della resilienza economica

Abbiamo tradotto il testo di Mylène Gaulard, docente di economia presso Università Pierre Mendes France – Grenoble 2, apparso originariamente su Hors-serie in quanto intende mettere a nudo l’enorme distanza tra la narrazione dominante occidentale (e principalmente europea) sul conflitto in Ucraina e la realtà materiale dei rapporti di forza economici e geopolitici che si stanno ridefinendo su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump 2.0: una svolta epocale?

Un confronto sulla percezione che sulle due sponde dell’Atlantico si ha della crisi in corso è importante, ma deve scontare uno choc cognitivo dovuto alla difficoltà di mettere a fuoco una svolta forse epocale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli occhi dell’impero sulle Galapagos

La decisione del presidente ecuadoriano Daniel Noboa di cedere una base nelle Galapagos alle forze armate degli Stati Uniti dovrebbe scuotere la società

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il nuovo disordine mondiale / 28: l’antifascismo europeista e la diplomazia delle armi

La vera novità del nuovo giro di valzer di “The Donald 2.0” e dai suoi cavalieri dell’Apocalisse hi-tech è rappresentata dall’aggressività di carattere economico, ma anche politico, nei confronti degli “alleati” europei e non solo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Come gli europei vanno incontro all’era complessa

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Pierluigi Fagan sulla congiuntura europea. Fagan parteciperà al dibattito di sabato 12 aprile alle 16 dal titolo “Scenari della guerra globale“. L’articolo è apparso […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Estrattivismo e scambio ineguale

L’estrattivismo è un concetto proveniente dal Sud globale. Deriva dal termine portoghese “extrativismo”, che originariamente si riferiva alle attività commerciali che coinvolgevano i prodotti forestali esportati nelle metropoli capitaliste.