InfoAut
Immagine di copertina per il post

Rococò

||||

 

Ha suscitato, negli scorsi giorni, reprimende e scandalo a reti unificate un audio whatsapp del portavoce del primo ministro Conte in cui non si risparmiano velate minacce di rimozione coatta dei tecnici del Ministero dell’economia che starebbero mettendo i bastoni tra le ruote a una delle misure sociali più attese dagli elettori del governo gialloverde: il reddito di cittadinanza.

Cominciamo col dire, se ce ne fosse ancora bisogna, che l’operazione comunicativa della Casaleggio è riuscita incredibilmente, in poche ore, a mettere a lavoro tutta l’opposizione per i propri scopi. La leva è sempre la stessa (quando capiranno?) ossia lo scollamento tra autorità e verità. 

L’autorità è ovviamente quella dei giornali, dei professionisti dell’informazione, dei Cottarelli, delle associazioni di categoria, dell’establishment. Più questi strillano che si stanno demolendo le basi  su cui si regge l’ordinamento democratico – il sistema –  più si consolida un blocco sociale convinto che il governo stia andando nella direzione giusta. E come dargli torto. A farsi portatore di questa lesa maestà contro i burocrati del MEF è quel buzzurro di Rocco Casalino, l’ex-concorrente del Grande fratello, incarnazione di una società sguaiata e fiera della sua ignoranza, un personaggio il cui solo arrivo nelle stanze del potere (peggio, nei dietro le quinte!) suscita orrore e ribrezzo, soprattutto a sinistra. È una questione epidermica, innanzitutto. Il doppio-taglio, l’andatura giggiona e non curante, il linguaggio scurrile. Che nausea. Ma il malessere è più profondo. È quello di una sinistra sotto assedio che ormai non riesce a proporre nient’altro che un modello aristocratico di gestione del potere, un governo dei migliori, dei competenti. Una partecipazione civile che escluda gli ignoranti. Un perimetro della cittadinanza solcato con l’aratro del paternalismo e dell’ipocrisia. 

La verità, invece, è quella dell’impossibilità economica di far fronte alle emergenze sociali. Una balla a cui nessuno – vivaddio – sembra credere più. Inutile qui attardarsi sulla mancanza di fondamento, anche all’interno di questo sistema, persino all’interno di questa Unione europea, degli arbitrari vincoli di bilancio. È interessante notare invece che nel MoVimento hanno sempre convissuto una spinta “populista” (disintermediazione, critica ai partiti, agitazione di temi sociali, giacobinismo) con una spinta “manageriale/innovazionista”. La grande narrazione grillista traccia i contorni di uno Stato che non è comitato d’affari di nessuno ma semplicemente una macchina male amministrata, parassitata in maniera truffaldina da una classe politica di privilegiati che cerca di allontanare il più possibile il cittadino dal potere per operare nell’ombra. Basta rimuovere la casta, ripristinare la legalità e la trasparenza per garantire l’efficienza del sistema e quindi le sue funzioni sociali. Su questo scoglio si sono andate a incagliare le giunte comunali di Roma a Torino, dove le strutture amministrative intermedie, quelle delle società partecipate, dei tecnici degli assessorati, delle fondazioni bancarie, sono rimaste saldamente in mano alle vecchie cricche e le stesse giunte comunali si sono riempite di “tecnici” formalmente neutrali ma in realtà formati semplicemente per mantenere lo status quo. L’audio di Casalino marca un cambiamento di passo? Sono solo “dieci miliardi del cazzo” e non ci raccontino di incompatibilità di bilancio. Per governare dalla parte del popolo bisogna essere incompatibili, dicono. È di nuovo a sinistra, ovviamente, che abbiamo visto le reazioni più scomposte al vacillare delle Verità di bilancio e all’invasione di campo della politica nella sfera della tecnica e della sua pretesa oggettività. 

A noi questi due dati, il palese affossamento di credibilità dell’autorità e l’incrinarsi della tatcheriana mancanza di alternative, ci sono sembrati entrambi un fatto positivo. Peccato che dietro a questo cicaleccio di sconvolti dalla mancanza di bon ton istituzionale abbiamo visto anche tanti “compagni”. E pensare che, appena qualche anno fa, c’erano cortei sotto il MEF che pretendevano di cacciare i “tecnici” a furor di popolo, altro che wupaudio…

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

GOVERNO GIALLOVERDEGrillo

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Guerra globale, una sola egemonia da garantire

Ich kenne Schritte die sehr nützen und werde euch vor Fehltritt schützen Und wer nicht tanzen will am Schluss weiß noch nicht dass er tanzen muss Io conosco passi che sono molto utili  e che vi proteggeranno dai passi falsi  e chi alla fine non vuole ballare  non sa ancora che deve ballare (Amerika – […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sciopero generale: il punto di vista degli studenti e delle studentesse

“Quello che vogliamo fare lo facciamo:se vogliamo bloccare, blocchiamo,se vogliamo parlare, parliamo.” Riprendiamo il comunicato congiunto di CUA Torino e KSA, sulla giornata di sciopero generale nel capoluogo piemontese. In questa giornata di sciopero generale, per 2000 giovani la manifestazione non è terminata in Piazza Castello, un grosso spezzone del corteo ha bloccato le stazioni […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ancora Trump, non stupitevi

Ad un primo sguardo superficiale queste elezioni negli Stati Uniti sono state un replay di quelle del 2016. Trump vince nonostante le previsioni dei sondaggisti più autorevoli.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Gli Stati Uniti verso le elezioni: guerre e guerra civile

Manca poco più di una settimana alle elezioni negli Stati Uniti e nonostante i pronostici regna l’incertezza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sul dibattito verso il 5 ottobre

Fatichiamo a comprendere il dibattito che si è aperto in vista del corteo del 5 ottobre contro il genocidio in corso a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Attenti al lupo!

Il governo Meloni, coerentemente con i suoi proclami, introduce un disegno di legge che ha lasciato carta bianca alle fantasie dei Ministri Piantedosi, Nordio e Crosetto che prevede nuovi reati e pene più pesanti per chi, come la levata di scudi conclude, “protesta”. E viene immediatamente da chiedersi, sì, ma chi protesta?

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele fa rotolare il masso della guerra

Il governo israeliano continua imperterrito il suo programma di escalation in Medio Oriente con un attacco che, se fosse avvenuto in qualsiasi paese occidentale, non si sarebbe esitato a definire terroristico.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Né di destra, né di sinistra…l’ennesimo ricco e potente maschilista!

Pubblichiamo questo interessante contributo riguardo la grave violenza commessa dal figlio del noto Beppe Grillo nei confronti di una ragazza che ha coraggiosamente preso parola.    ‹‹Che cosa si prova a essere una donna? Questo non è un gioco.  Non finisce con scuse di convenienza e rimpianti indecenti. È una rivoluzione politica›› (E. Dorlin)  La […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il partito di Mattarella all’incasso

Raffaele Sciortino Se vogliamo andare oltre gli aspetti psicopatologici della situazione politica italica, è utile fare due considerazioni generali. Primo. Già in occasione del varo del governo gialloverde pesante era stata l’ipoteca richiesta da Mattarella sia in tema di dicastero dell’economia sia più in generale a garanzia dell’affidabilità italiana nei confronti dei mercati e della […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Hanno ingoiato il rospo… allucinogeno

A sinistra, persino in alcune compagini che si definiscono radicali ed antagoniste, si legge un eventuale governo PD-5stelle con sollievo, a volte addirittura si affaccia un malcelato sostegno a questa opzione. Si pensa che un governo di questo genere potrà fare da argine all’avanzare della barbarie e aprire nuovi spazi per una classica dinamica progressista […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il “salvinismo” sfidato dalla realtà

Personaggi controversi e viscidi quale un buon esempio è Matteo Salvini, venuto alla ribalta grazie a un’attenta costruzione mediatica e politica, a volte possono cadere nella trappola dei loro stessi fuochi di paglia. Senza alcuna pretesa di previsione, può essere interessante andare a sviscerare la costruzione dell’immaginario sul quale si è basata la sua credibilità. […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Alcune note a caldo sulla crisi di governo

Infine la crisi di governo è arrivata, era nell’aria da mesi, ma Salvini ha aspettato con prudenza il momento a suo parere più consono per infilare la stilettata. Poco ci interessa discutere adesso sugli scenari prossimi delle geometrie parlamentari e sulle polemiche spicciole. E’ più interessante provare a capire come questo passaggio si inserisce nel […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Breve nota su votazione in senato mozione Tav

da notav.info La votazione in Senato sulle diverse mozioni Tav presentate quest’oggi si è conclusa da poco. Quelle dei 5 stelle, contrarie all’opera, sono state bocciate. Approvate, invece, quelle a favore del partito del tondino e del cemento, che ha ricevuto un quanto mai scontato appoggio bipartisan. Di questa sceneggiata ne avremo fatto volentieri a […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Decreto Sicurezza Bis: ingiustizia è stata fatta

Da l’altro ieri il secondo decreto sicurezza marca Salvini è legge con 160 voti a favore al Senato. Lungo tutto il pomeriggio si è susseguito uno spettacolino politico la cui prevedibilità suscita un cocktail di noia e fastidio. I 5Stelle assecondano in maggioranza il decreto, nel tentativo di allentare il decorso del loro mandato, ignorando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Anche per la scuola niente governi amici

L’anno scolastico 2019/2020 inizierà con un record di supplenze, alla faccia delle promesse fatte dal governo giallo-verde. Le cattedre che non andranno assegnate saranno circa 28mila a cui si aggiungono le cattedre che si sono svuotate in seguito ai pensionamenti per quota cento e non ancora comunicati (sarebbero circa 20 mila). A tutto ciò si […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

No Tav: nessuna resa all’orizzonte

Una forza calma e determinata. Questo è sempre stato il movimento NO TAV e anche in questa importante giornata di lotta l’ha dimostrato. Ciclicamente viene sancita frettolosamente la sconfitta del movimento da parte dei media e della politica, ma ogni volta risulta essere appena uno scongiuro esternato da frustrati senza alcun seguito. Non hanno capito […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

TAV: un funerale a 5 stelle

L’opposizione al TAV del Movimento 5 Stelle si conclude con una ridicola scenetta, una di memoria grottesca, da prima repubblica. Un balletto in cui il premier Conte fa la parte, a seconda dei punti di vista, del cattivo e Giggino si presenta come quello buono, ma è proprio evidente la presa in giro e nessuno […]