InfoAut
Immagine di copertina per il post

Serve l’unità, ma senza cadere nel politicismo

Che cosa mai potremo aspettarci da coloro che sono stati afoni, e alla fine anche conniventi, rispetto alle guerre contro i “popoli di troppo”? La Somalia, l’Iraq, la Yugoslavia, l’Afghanistan sono le tappe insanguinate (e non ultime) delle “guerre umanitarie” che hanno permesso all’imperialismo di consolidare il proprio dominio sul mondo e di ipotecare il futuro di liberazione dei popoli; ma hanno anche corrotto culturalmente e moralmente, oltre che impoverito economicamente, le classi subalterne degli stessi paesi vincitori.

Lo stesso dicasi per il tema lavoro. Un lavoro che inquina e uccide non è accettabile. Quando ci chiederemo finalmente che cosa, come, perché, per chi produrre? I guasti ai danni del Pianeta sono già quasi irreversibili, come lo sono i disastri economici e sociali nei confronti delle popolazioni sottoposte da secoli alle rapine coloniali e imperialistiche di cui costituiscono il triste corollario la desertificazione ambientale e l’emigrazione forzata.

Ora anche nell’Occidente “ricco” i nodi vengono al pettine: l’imperativo categorico del “produci consuma crepa”, con cui il capitalismo industriale e bancario aveva legato ai propri interessi i lavoratori devastando con catene dorate la coscienza di classe, si è ridotto a un semplice e brutale “crepa”, fatto di disoccupazione, precarietà, malattia, distruzione ambientale, incultura , privatizzazione dei servizi, debiti insolvibili, guerra tra poveri, solitudine e disperazione.

Esiste un rimedio possibile a tutto questo?

La Valle di Susa da quasi un trentennio in lotta contro il Tav, la militarizzazione del territorio, i grandi sporchi interessi del partito trasversale degli affari, sta sperimentando che, insieme, si può lottare, difendersi, inceppare gli appetiti di poteri forti che sembravano invincibili. Ha anche capito che non si deve delegare ad altri la difesa della vita e del futuro, né scendere a mediazioni e a compromessi, perché ci sono beni e diritti irrinunciabili ed inalienabili. L’Europa di Maastricht ci vorrebbe condannare a ruolo di corridoio di traffico per merci e capitali, delocalizzazione del lavoro e deportazione di lavoratori: contro tale modello dissennato e irresponsabile abbiamo trovato la solidarietà di persone e popolazioni che, come noi, da tante parti del mondo, si oppongono a questo sistema subdolo e violento. In questi giorni la Valle ha accolto la marcia dei sans papiers e migranti: li sentiamo fratelli e compagni di una lotta contro il nemico comune, il capitale che nega libertà di movimento alle persone, ma lo garantisce al mercato.

Dunque un’unità grande ed autentica sarebbe indispensabile, ma è sul piano delle lotte reali che si possono trovare compagni, chiarezza di obiettivi, forza, prospettive per il futuro, programmi non semplicemente elettorali. Il momento è difficile, il cammino accidentato, ma esistono la ragione e la forza per cambiare. D’altra parte, “… non abbiamo altro da perdere se non le nostre catene, ma abbiamo un mondo intero da guadagnare”.

Nicoletta Dosio

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Alcune riflessioni a caldo su “Blocchiamo tutto”

E’ quasi impossibile fare un bilancio organico di queste giornate incredibili. Il movimento “Blocchiamo tutto” ha rappresentato una vera discontinuità politica e sociale nella storia italiana.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La guerra è pace

Uno dei famosi slogan incisi sul Ministero della Verità del romanzo di George Orwell “1984” recita così.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire

Meloni difende a spada tratta l’agito del governo su Gaza e attiva la macchina del fango nei confronti della Global Sumud Flotilla e del movimento Blocchiamo tutto.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sullo sciopero generale del 22 settembre una giornata di resistenza e lotta – Milano

Il 22 settembre, in occasione dello sciopero generale nazionale, le piazze di diverse città italiane sono state attraversate da movimenti di massa che hanno dato vita a cortei, scioperi, blocchi e boicottaggi contro la macchina bellica, in solidarietà con il popolo palestinese e contro il genocidio. È stata una giornata fondamentale nella ricomposizione di un […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Blocchiamo tutto! Insieme, per Gaza

E’ difficile prendere parola sulla giornata di ieri. Sono mille gli stimoli, i punti di vista da cui guardare quanto è successo. 

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Lo stadio finale di Israele: tra autarchia e capitalismo di rapina

L’immagine di invincibilità che lo stato sionista sta cercando di ristabilire sul piano militare non può nascondere i segni della sua corsa, irreversibile, verso un capitalismo di rapina.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Milano: urbanistica, speculazione e stratificazione di classe

Mettiamo per un attimo da parte gli aspetti corruttivi dell’intricata vicenda che vede coinvolti imprenditori, architetti, assessori e dipendenti comunali.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sono dazi nostri

Non c’è altro modo per definire l’incontro tra Ursula von der Leyen e Trump se non patetico.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ma quale “imperialismo iraniano”?

Per un attimo ci siamo illusi/e che di fronte a fatti di questa portata la priorità fosse quella di capire come opporsi, dal nostro lato di mondo, al caos sistemico che Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti, sta portando sulla regione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele-Iran è guerra totale: appunti per orientarci

Domenica 15 giugno 2025.  Com’è noto, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno, Israele ha massivamente attaccato l’Iran. L’offensiva ha avuto successo colpendo innumerevoli basi scientifiche e militari, portando alla morte di figure chiave dell’establishment politico (capo dello stato maggiore e capo dei pasdaran) nonché di almeno nove scienziati chiave del programma nucleare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza