InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dopo lo stupro, Nardella shock: “Studenti, Firenze non è la città dello sballo”

||||

 Nei giorni scorsi il sindaco di Firenze aveva già espresso “massima fiducia” nei carabinieri accusati dello stupro di due studentesse. Oggi oltrepassa il limite colpevolizzando le studentesse: “imparate, Firenze non è la città dello sballo”.

“E’ importante che gli studenti americani imparino, anche con l’aiuto delle università e delle nostre istituzioni, che Firenze non è la città dello sballo”. Queste le dichiarazioni di stamani del sindaco Nardella, in merito all’episodio di violenza sessuale da parte di due carabinieri a Firenze, denunciato da due studentesse americane. Il sindaco si inserisce così nel già squallido discorso mediatico costruito su questo episodio, in cui l’attenzione è tutta rivolta al comportamento delle ragazze, ed espone al giudizio pubblico la “moralità” delle studentesse mentre mette in discussione la possibilità che due appartenenti alle forze dell’ordine possano aver compiuto un gesto simile.

Già ieri, infatti, il sindaco ribadiva la sua “piena fiducia nei carabinieri” e la preoccupazione che “se fosse vero sarebbe imperdonabile che il comportamento di uomini macchi la divisa, minando un rapporto di fiducia fondamentale”. Con la dichiarazione di oggi il sindaco ha rincarato la dose, insinuando che il problema alla base di quanto accaduto sia lo stile di vita delle giovani straniere nella città di Firenze, alludendo all’ormai tristemente noto adagio per cui “se la sono andata a cercare”, perciò implicitamente colpevolizzando le due ragazze per aver subito una violenza in seguito ad una serata in discoteca.

Questo gravissimo episodio si aggiunge ad una serie di violenze che trovano voce solo nei pochi casi in cui le donne hanno il coraggio di renderle pubbliche. E rendono l’immagine di un Paese in cui, malgrado il tanto parlare di violenza sulle donne, la cultura dello stupro continua a permeare ogni ambito, da quello domestico a quello del discorso pubblico. Così gli stupri diventano occasione per parlare delle donne, sulle donne, sciacallando sui loro corpi e sulle loro scelte. Si tratta di una doppia violenza: la prima fisica, la seconda attuata con un’indagine meticolosa del rapporto sessuale, accompagnata dal giudizio pubblico dello stile di vita e della “moralità” della vittima, che prende la forma della pubblica elucubrazione su quanto sia o meno violento un rapporto non consensuale. In questo contesto alle donne viene strappato il diritto di parola, vengono vittimizzate e parlate da altri, dai media, dalla magistratura, dai politici.

In questi giorni episodi come lo stupro di gruppo commesso a Rimini sono diventati occasione per piegare il discorso pubblico sull’immigrazione, aizzando retoriche razziste e rivendicando politiche securitarie. Ancora una volta, la donna è diventata vittima da proteggere, attraverso controlli e polizia, mentre la sua voce è sparita dal discorso pubblico. Nel caso di Firenze, invece, ad essere accusati di violenza sono dei carabinieri, proprio coloro che vengono insigniti del ruolo di “protettori delle donne”. E questa volta le istituzioni si sono strette intorno alle forze dell’ordine, come se fossero loro ad aver subito la violenza, e il discorso mediatico si è fatto scettico, tutto al condizionale, incredulo davanti a prove e testimonianze.

In definitiva, il sindaco Nardella, rappresentante di quel PD che si riempie la bocca di “strade sicure” e campagne contro la violenza sulle donne, ha voluto farsi portavoce del più becero degli stereotipi sulle ragazze americane che vivono e studiano nella città di Firenze, col duplice effetto di sputare sulla dignità di tutte le donne e di rafforzare quel senso di impunità di cui oggi le forze dell’ordine continuano a godere in tutta Italia.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

donnenardellaviolenza sulle donne

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: in piazza a Roma e a Palermo con la parola d’ordine “disarmiamo il patriarcato”

Un anno dopo le imponenti manifestazioni di Roma e Messina, ieri le manifestazioni nazionali organizzate contro la violenza patriarcale da Non una di meno! erano a Roma e a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso il 25 novembre: contro i femminicidi e la violenza di genere

L’osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una Di Meno porta avanti dal 2019 un progetto che vuole combattere la violenza di genere

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

NUDM: è morta un’altra studente, non ne possiamo più

Sabato 23 novembre saremo a Roma anche perché desideriamo e pretendiamo una scuola diversa. da NUDM Torino E’ morta un’altra studente, non ne possiamo più. Aurora aveva 13 anni quando, il 25 ottobre, è stata uccisa dal fidanzato di 15 anni, che non accettava la fine della loro relazione.Lo stesso giorno, Sara è stata uccisa […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Anàs, morto in mare e per tutte le altre vittime dei confini

Lo scorso 9 agosto la comunità lametina si è stretta attorno alla piccola bara bianca contenente i resti di Anàs, bimbo di sei anni annegato in un naufragio e ritrovato nel nostro mare.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto libero, sicuro e gratuito!

Sabato 28 settembre, in occasione della giornata internazionale per l’aborto sicuro, in Piemonte in tant3 ci mobiliteremo su tutto il territorio contro le politiche regionali che da anni sposano obiettivi antiabortisti, retrogradi e lesivi della libertà di scelta.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Pride critico, Pride comodo

Dov’è stato lasciato il “prendere e fare” a favore del “chiedere e aspettare”? Gli oppressi hanno iniziato un ciclo politico in cui si costituiscono come vittima senza agency che cerca di essere protetta. Il presente testo è la traduzione di un articolo di Charlie Moya Gómez pubblicato in castigliano su Zona de Estrategia il 27/06/2024. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – in dialogo con Fatima Ouassak

Fatima Ouassak è una politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. Il suo ultimo libro Per un’ecologia pirata (tradotto in italiano da Valeria Gennari per Tamu edizioni (2024)) propone un’alternativa all’ecologia bianca, borghese e a cui manca un approccio intersezionale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – In dialogo con Louisa Yousfi

Il termine “Barbari” viene utilizzato da Louisa Yousfi nel suo libro “Rester barbares” allo scopo di mettere in luce una trappola: da una parte il paradigma del razzismo proclamato, quello dell’estrema destra che definisce barbari i soggetti razzializzati e dall’altro lato il razzismo integrazionista, quello per cui occorre essere dei “buoni selvaggi”educati per essere all’altezza dei bianchi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

No agli antiabortisti nelle strutture pubbliche!

Giovedì 11 luglio alle ore 12 si terrà una conferenza stampa davanti all’Ospedale Sant’Anna a Torino (ingresso via Ventimiglia) organizzata dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure – Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Studentati di lusso nell’età del social washing

Grazie alla riduzione dei costi dello spostamento di persone, ai profitti della finanziarizzazione e alle dinamiche economiche innescate dalla logistica, pochi imprenditori – gli osannati “investitori esteri” – hanno potenziato il proprio ruolo investendo capitali in beni storico-artistici e in servizi turistici situati in città e territori d’attrazione planetaria.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

SPECIALE BANLIEUE Uno sguardo intersezionale sulle rivolte

Per questa puntata abbiamo intervistato Benzz, militante femminista e antifascista che vive da anni a Marsiglia. Un’intervista molto interessante che ci offre diversi spunti rispetto al nodo della colonialità e a come questo si intreccia con il tentativo di colpevolizzare le famiglie, ed in particolare le donne da parte dello Stato.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ecuador: la prima guardia indigena guidata da donne kichwa

Si chiamano Yuturi Warmi, le donne conga. “Ci siamo organizzate contro l’attacco sistematico della miniera illegale nei confronti delle popolazioni e dei territori indigeni, perché tutte le miniere presenti nella provincia di Napo lo sono” afferma María José Andrade Cerda in una intervista concessa recentemente a Mongabay.

Immagine di copertina per il post
Culture

La trama alternativa – Sogni e pratiche di giustizia trasformativa contro la violenza di genere

La lettura di questo testo di Giusi Palomba, pubblicato da Minimum Fax nel marzo 2023, apre a moltissime riflessioni, dubbi e prospettive. Partiamo dall’ assenza nel nostro paese di un dibattito costruttivo e condiviso su come affrontare le violenze in maniera trasformativa e non punitiva.  In tantə possiamo riconoscerci nelle storie e nelle pagine di […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Catalunya: una talpa di Stato spiava l’attivismo

Un agente del Corpo di Polizia Nazionale spagnolo si è infiltrato nei movimenti sociali di Barcellona per tre anni. È entrato a far parte del centro sociale La Cinètika nel 2020 e ha stabilito relazioni sessuali-affettive strumentali con donne che gli hanno reso più facile partecipare ad assemblee, conferenze e manifestazioni. Articoli tradotti da Directa, […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le Autonome. Storie di donne del Sud

Nel testo, l’autrice prova a tracciare – a nostro avviso con lucidità e schiettezza – le connessioni, spesso tortuose, tra i movimenti autonomi, i femminismi e la «questione meridionale», ponendo l’accento sulla difficoltà e sui nodi irrisolti dell’essere al contempo donna, femminista e militante al sud. 

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Violenza in residenza Edisu a Torino.

Sulla violenza subita dalla studentessa all’interno della residenza Edisu a Torino vi sono già molti articoli e dichiarazioni da parte di politici, istituzioni e sciacalli di ogni tipo.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Tra Atene e Torino, violenza di genere come pratica di disciplinamento e repressione

Emerge come l’oppressione della polizia è tutt’uno con quella patriarcale. La violenza sessuale diventa così a carattere sistematico, una metodologia che permette al potere di consolidarsi, reprimere e diffondere i propri valori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

IRAN: PROSEGUONO LE PROTESTE GIOVANILI IN TUTTO IL PAESE DOPO L’UCCISIONE DI MAHSA AMINI

Sembra che al momento siano cinque le persone uccise con colpi d’arma da fuoco dalle forze di sicurezza del regime nel Rojhi-lat, Kurdistan orientale iraniano, durante le forti proteste per la morte di Mahsa Amini, la 22enne arrestata dalla polizia morale perché non indossava correttamente il velo e deceduta per le botte subite. Oggi, mercoledì, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

BRACCIANTATO FEMMINILE E MIGRANTE AL SUD

È da poco uscito il report curato da ActionAid (Cambia Terra. Dall’invisibilità al protagonismo delle donne in agricoltura, 2022. Il Report può essere consultato al seguente url: https://actionaid-it.imgix.net/uploads/2022/04/Cambia-Terra_Report_2022.pdf) relativo a una ricerca condotta sul campo per raccogliere dati e disegnare il modello di sfruttamento delle donne nell’agricoltura meridionale. Il territorio studiato è stato quello dell’Alto […]