Palermo: studenti cacciano Rettore e sindaco dall’Università!
Giunti di fronte la sede dell’inaugurazione, gli studenti hanno bloccato il sindaco e il Rettore appena usciti dalle auto blu di rito, contestandoli con toni aspri: per quanto il progetto dell’Amat di car o bike-sharing all’Università possano portare una maggiore eco-sostenibilità di base, non si parla mai degli elevati prezzi dei trasporti pubblici di Palermo a cui gli studenti vengono sottoposti quotidianamente per raggiungere i luoghi di studio ( € 1,40 per 75 minuti, risultando tra i più cari d’Italia). Come al solito, i bisogni fondamentali degli studenti non risultano considerati nelle iniziative dell’Università. E per coloro che si recano in Viale delle Scienze con mezzi propri, la bastonata arriva dall’introduzione della tassa-parcheggio deliberata la scorsa estate dal CdA d’Ateneo.
Le politiche di Lagalla dunque, come detto sopra, si sono concentrate sulla graduale privatizzazione dei servizi del campus universitario e di esse si percepiscono già i primi effetti: solo quest’anno, ben 3.000 studenti non hanno potuto sostenere gli esami a causa dell’impossibilità di pagare le tasse. E, considerando l’aumento di queste e l’aumento del MAV del test d’ingresso di anno in anno, lo svuotamento dell’Università di Palermo risulta la conseguenze logica e VOLUTA da parte delle governance universitarie.
La contestazione ha portato sindaco e Rettore ad abbandonare Viale delle Scienze e ad annullare, in pratica, la cerimonia a cui avrebbero dovuto partecipare. Ciò si presenta come una vittoria che, se pur parziale, dimostra la volontà degli studenti di portare avanti con determinazione le campagne contro tagli e aumento delle tasse che abbiamo visto negli ultimi anni. Quindi, la lotta contro l’Università dei privati oggi viene rilanciata verso le future mobilitazioni che faranno emergere le contraddizioni di un mondo della formazione sempre più aziendalizzato ed appannaggio di chi specula e mangia sugli studenti.
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