Il corteo, partito da Piazza Massimo intorno alle 9,30, si è snodato lungo la centrale via Maqueda. Striscioni, fumogeni, cori e slogan contro la Buona Scuola : un’aria di contrasto contro questo governo, espressione con tutto il suo partito del paradigma liberista del totale sfruttamento degli studenti, dei lavoratori e di chiunque non rientri nei parametri della classe dirigente del nostro paese. Presenti diverse scuole da tutta la città, giunte al concentramento partendo dai vari plessi.
Gli interventi ai megafoni hanno ricordato ai passanti i motivi della protesta, che si è collocata all’interno di una giornata di mobilitazione nazionale lanciata sotto l’hashtag #27F, raccogliendo applausi dal corteo e le simpatie dei passanti. Giunti a Piazza Pretoria, il corteo è rimasto alcuni minuti davanti il portone del Comune per poi sciogliersi tra l’entusiasmo generale.

Visto il periodo, che condanna i ragazzi a full-immersion di studio per stare nei tempi imposti dai calendari scolastici, la giornata di oggi metteva sul piatto una bella sfida in termini di partecipazione per la piattaforma “Studenti palermitani contro la Buona Scuola”, nata quest’anno dall’unione dei collettivi di varie scuole superiori. Ma la partecipazione di oggi va considerata come indicativa di coscienze in via di sviluppo tra i giovani: coscienze sviluppatesi durante lo scorso autunno e negli anni passati in una fase di crisi e deriva neoliberista. Coscienze che indicano una voglia di mettersi in gioco ed essere protagonisti da parte del soggetto studentesco e, quindi, di spendere ogni energia contro una scuola, e in generale, un mondo dove logiche di baronato e profitto prevaricano le necessità reali. La scommessa, ora, sta sulla capacità che avranno i ragazzi presenti oggi al corteo nel raccogliere ulteriori forze nelle proprie scuole.