Io sto con Anomalia!
segui la diretta dal corteo
Nella giornata del 24, dalle 16:30 in Piazza Massimo, comincia la street–parade “Io sto con Anomalia”. Una giornata che vuole raccogliere tutte le (cospicue) energie accumulatesi in queste settimane di mobilitazioni.
Si è partiti con le prime iniziative già durante lo sgombero, passando per un’estate fitta di eventi che è culminata con la salita sul tetto dello stabile, a partire dal 22 fino al giorno del corteo, di venti degli studenti che, nel corso di quest’anno, hanno strappato l’edificio all’abbandono ventennale, a cui i vertici universitari l’avevano condannato, rendendo possibile la realizzazione, nei suoi spazi, di uno studentato autogestito.
Una lunga campagna determinata dalla volontà pervicace del rettore Lagalla di sgomberare Anomalia. Una volontà ribadita in decine di dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa (evitando però accuratamente un qualsiasi confronto diretto, chiesto e cercato dagli studenti di Anomalia in innumerevoli occasioni) e con la lunga teoria di esposti che hanno determinato l’intervento delle forze di polizia. Un volontà per molti versi incomprensibile, sia per la tigna ostinata con cui il rettore si impunta per riottenere un’immobile che lui ed i suoi predecessori hanno per così tanto tempo abbandonato, sia per il danno all’immagine di uomo dialogante con cui, sotto la spinta delle mobilitazioni studentesche, aveva cercato (malamente già allora, seppur con gran dispendio d’energie) di auto accreditarsi. Immagine oggi totalmente ed irreversibilmente compromessa a causa di argomenti speciosi, quando non totalmente inventati, con cui ha tentato di giustificare i suoi gesti. E così lo si è sentito addurre storie su storie, dalla fola della pericolosità dell’edificio (inagibile per via dell’assenza, prima dei lavori degli studenti, dei servizi igienici e non certo perché pericolante) fino al ridurre il tutto ad una difesa ipocrita ed iper-ideologica di una “legalità” in nome della quale pare giusto e ragionevole murare un luogo che ha saputo essere una ricchezza per gli studenti e la città in generale e minacciare e reprimere chi per Anomalia lotta e si impegna.
Col senno di poi, dopo l’investitura (per bocca di Angelino Alfano) a candidato sindaco di Lagalla, il tutto diventa immediatamente comprensibile (ed anche l’apparentemente patologica vanità del nostro che ha insistentemente usato il suo ruolo per promuovere la propria immagine apparendo in effigie in quasi tutte le campagne comunicative dell’ateneo). Lo sgombero di Anomalia è il prezzo politico per la poltrona di palazzo delle Aquile.. Un prezzo che il nostro Magnifico stimava, con poca lungimiranza, basso e con cui, con la street parade di oggi, rischia una nuova (dopo quella non figurata in cui sta “tentando” di gettare l’università), ed ahilui disastrosa, bancarotta che per questa volta sarà pagata da Un prezzo che la questura, smaniosa di colpire chi in così tante occasioni e con tanto successo ha costruito antagonismo in città, si è offerta di “saldare” materialmente chi merita di pagarne il costo.
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