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Università Statale di Milano: rioccupata l’auletta ex Cuem

Dopo lo sgombero e la chiusura dell’auletta ex Cuem (occupata lo scorso Aprile da un gruppo di studenti e studentesse dell’Università Statale di Milano) avvenuto pochi giorni fa per mano dell’amministrazione universitaria, il 1 Ottobre un centinaio di student* sono rientrati nello spazio per riprenderselo e tornare a farlo vivere.

Riportiamo il comunicato diffuso a seguito dell’iniziativa:


L’Ex-Cuem è stata da poco bollata come “attività degenerata”. Lo mostrano non comunicati o dichiarazioni ufficiali, ma dei fatti: le porte saldate e le grate alle finestre.

La stessa Amministrazione che non ha fatto nulla in seguito al fallimento dell’originaria e storica cooperativa Cuem, presente in Università dal ’68, ha deciso di troncare senza se e senza ma questa nuova esperienza, silenziosamente e senza farsi vedere.

Non ci siamo stupiti l’altro giorno di questo fatto e rimaniamo lucidi su quello che è successo. Non è compatibile, e non voleva esserlo, con le aspettative di chi dirige e amministra questi luoghi un’esperienza positiva, di produzione critica e di messa in discussione dei saperi e della cultura accademica, delle strutture e della pratiche che viviamo tutti i giorni e che coinvolgeva molti studenti e studentesse per vivere l’ambiente universitario in un’altra maniera, possibile e fattibile oggi.

Abbiamo dato vita, insieme a molte altre e molti altri, a questo progetto proprio perché non riusciamo più a respirare quest’aria, a studiare come viene preteso dall’assetto universitario presente, a concepire la nostra vita come è già previsto, in cui l’unico obiettivo è divenire produttivi e spendibili sul mercato del lavoro e dunque anche gli spazi e le attività stesse della formazione devono sottostare a questo paradigma. L’Università del “Merito” è una trappola di precarietà e alienazione che non possiamo e non vogliamo più subire. Per questo ci siamo imbarcati in tutto ciò. Le diffide, gli esilii e la messa all’indice (anche se silenziosa) non ci hanno però mai spaventato e non cominceranno a farlo ora.

In questi giorni abbiamo girato e presenziato in tutta l’Università, mantenendo le attività che ci eravamo prefissati e coinvolgendo chi ancora non era venuto a conoscenza del progetto, creando interesse, nuova partecipazione e nuova voglia. Vogliamo convogliare queste energie per  abbattere tutti gli ostacoli che ci si sono posti davanti e riprenderci la libreria. Siamo stati ovunque, adesso è il momento di tornare a casa.

Libreria –Itinerante- Ex-Cuem


Ascolta l’intervista ad Elena, studentessa universitaria di Milano (diretta realizzata durante Parole Ribelli, la trasmissione del Collettivo Universitario Autonomo – Torino su RadioBlackout):

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