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Centinaia in piazza a Palermo per contestare Monti

Il corteo altamente comunicativo, che nonostante la pioggia battente durante tutta la giornata ha visto la partecipazione di circa cinquecento persone, ha saputo contaminare la città di Palermo sulla necessità di costruire un’opposizione sociale contro la crisi creata da banche e speculatori e contro le politiche di austerity del Governo fatte di tagli e di sacrifici utili solo a foraggiare ulteriormente quella stessa crisi.

La manifestazione, in crescita costante per numero e determinazione durante il percorso per le vie del centro storico grazie anche alla tregua concessa dalla pioggia, è stata guidata dallo striscione “Contro il governo Monti opposizione sociale”. Partito dal concentramento di piazza Massimo, il corteo ha contestato la presenza di Monti volato fin qui per la grande occasione della commemorazione dell’uccisione del giudice Giovanni Falcone.

A vent’anni dalle stragi, le massime cariche dello Stato si presentano oggi nella nostra città accompagnate dalla solita retorica istituzionale che millanta richieste di chiarezza e cordoglio da copertina per i fatti del ’92, ma che serve soltanto a un tentativo di riciclaggio e legittimazione di volti e istituzioni ormai screditate.

Istituzioni e volti di quello stesso Stato che attraverso il governo delle banche ci impone politiche di austerity e di sacrificio che a nulla valgono se non a peggiorare le condizioni di vita di chi la crisi la paga quotidianamente. Non è certo guidando la maggioranza degli italiani alla miseria e una cricca di affaristi e di banchieri a profitti sempre più elevati che gli apparati mafiosi perderanno potere.

Questa manifestazione ha messo in luce che nessuna retorica di unità nazionale, sia essa basata sul ricordo di Falcone o sulle strumentalizzazioni mediatico-politiche di stragi assurde, sarà sufficiente a depotenziare le lotte di chi vive il proprio territorio come luogo in cui esigere una vita migliore. Ecco dunque emergere la necessità e gli strumenti per costruire un’opposizione dal basso in grado amplificare tutte quelle istanze che ogni giorno lottano, contro la crisi finanziaria e contro il governo di banche e speculatori, per conquistare spazi e condizioni di vita dignitose al riparo dai ricatti di disoccupazione, miseria e precarietà.

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