InfoAut

Draghi fra il dire e il fare

«Ho un messaggio chiaro da darvi: nell’ambito del nostro mandato la Bce è pronta a fare tutto il necessario a preservare l’euro. E credetemi: sarà abbastanza. Non è possibile immaginare la possibilità che un paese esca dall’Eurozona». Queste le dichiarazioni di una settimana fa di Mario Draghi. Oggi era il giorno della prova dei fatti e Draghi dice ad un giornalista «Ma lei è andato a leggersi il contenuto del mio discorso? Non c’era scritto nulla sulla possibilità di acquistare titoli italiani e spagnoli». In poche parole i “fatti” sono rimasti nei sogni di Monti & company.  

Per cui nonostante i calcoli di Repubblica fra falchi e colombe all’interno della Bce e nonostante gli elogi ad Angela Merkel, che sempre secondo Repubblica è in guerra aperta contro la Bundesbank, le parole di Mario Draghi non hanno dato indicazioni di ipotetiche misure. Al contrario, hanno aperto un agosto di divertimento per molti investitori e speculatori ma non per lavoratori, pensionati e precari che sotto la minaccia dello spread si sono già visti scippare tutto.

Chi ha creduto che le parole di Draghi della scorsa settimana fossero qualcosa in più del comprare tempo, si è sbagliato ancora. Già ieri il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, aveva ribadito la sua linea sul tema del salvataggio dell’euro e aveva avvertito che la Bundesbank essendo la principale banca centrale dell’Eurozona conta più delle altre.

La Bundesbank è chiara da molto tempo e pensare che cambi idea da un giorno all’altro o che Monti riesca a fargli cambiare idea è un effetto del giornalismo da quattro soldi italiano. La linea di Weidmann è sempre stata costante: l’allentamento delle misure di austerità in Europa sarebbe “controproduttivo”; il consolidamento fiscale e le riforme strutturali in ottica neoliberista sono la migliore politica, punto.

Weidmann oltre ad essere a capo della più potente Banca centrale dei paesi europei ha anche un altro potente alleato: l’opinione pubblica tedesca che nel dubbio è quasi sempre a fianco della Bundesbank. Ciò ha conseguenze sugli equilibri di potere sia all’interno della Germania sia nel consiglio Bce. Mario Draghi sa che non può rischiare di perdere l’appoggio della popolazione tedesca alla Bce. Per questo deve evitare e non può sostenere uno scontro aperto con Weidmann. 

Intanto secondo il parere di uno dei più famosi hedge fund statunitensi i prossimi 40 giorni saranno per i listini Europei e specialmente per Italia e Spagna i più caldi degli ultimi anni. Ciò perché proprio tra 40 giorni arriverà il parere fatidico dalla Germania. Infatti solo il 12 settembre la Corte costituzionale tedesca annuncerà la decisione sul fondo di salvataggio della zona euro. Un periodo in cui l’instabilità estrema potrebbe dare lauti guadagni, dice il fondo alla propria clientela.

I lauti guadagni degli hedge fund sono direttamente proporzionali ai lauti ricatti che i politici e/o tecnici di fede neoliberale impongono alle proprie popolazioni, come dimostra Mario Monti usando lo spread come spauracchio per continuare a far stringere la cinghia. E la speranza osservando la vicenda tarantina è che ad essere direttamente proporzionale sia anche la risposta delle popolazioni a volere uscire da questa spirale di ricatti.

 

Bada Nasciufo

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

bcedraghiMonti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Alcune riflessioni a caldo su “Blocchiamo tutto”

E’ quasi impossibile fare un bilancio organico di queste giornate incredibili. Il movimento “Blocchiamo tutto” ha rappresentato una vera discontinuità politica e sociale nella storia italiana.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La guerra è pace

Uno dei famosi slogan incisi sul Ministero della Verità del romanzo di George Orwell “1984” recita così.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire

Meloni difende a spada tratta l’agito del governo su Gaza e attiva la macchina del fango nei confronti della Global Sumud Flotilla e del movimento Blocchiamo tutto.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sullo sciopero generale del 22 settembre una giornata di resistenza e lotta – Milano

Il 22 settembre, in occasione dello sciopero generale nazionale, le piazze di diverse città italiane sono state attraversate da movimenti di massa che hanno dato vita a cortei, scioperi, blocchi e boicottaggi contro la macchina bellica, in solidarietà con il popolo palestinese e contro il genocidio. È stata una giornata fondamentale nella ricomposizione di un […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Blocchiamo tutto! Insieme, per Gaza

E’ difficile prendere parola sulla giornata di ieri. Sono mille gli stimoli, i punti di vista da cui guardare quanto è successo. 

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Lo stadio finale di Israele: tra autarchia e capitalismo di rapina

L’immagine di invincibilità che lo stato sionista sta cercando di ristabilire sul piano militare non può nascondere i segni della sua corsa, irreversibile, verso un capitalismo di rapina.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Milano: urbanistica, speculazione e stratificazione di classe

Mettiamo per un attimo da parte gli aspetti corruttivi dell’intricata vicenda che vede coinvolti imprenditori, architetti, assessori e dipendenti comunali.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sono dazi nostri

Non c’è altro modo per definire l’incontro tra Ursula von der Leyen e Trump se non patetico.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ma quale “imperialismo iraniano”?

Per un attimo ci siamo illusi/e che di fronte a fatti di questa portata la priorità fosse quella di capire come opporsi, dal nostro lato di mondo, al caos sistemico che Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti, sta portando sulla regione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele-Iran è guerra totale: appunti per orientarci

Domenica 15 giugno 2025.  Com’è noto, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno, Israele ha massivamente attaccato l’Iran. L’offensiva ha avuto successo colpendo innumerevoli basi scientifiche e militari, portando alla morte di figure chiave dell’establishment politico (capo dello stato maggiore e capo dei pasdaran) nonché di almeno nove scienziati chiave del programma nucleare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump ribalta Zelensky facendo dissolvere la falsa coscienza dal capitalismo “liberale”

Terre rare, materie prime, il dollaro come valuta di riferimento, porte spalancate ai capitali americani e i risparmi nazionali dritti dritti nei portafogli di società Usa. In meno di una riga di post, il neo-presidente, attaccando l’omologo ucraino, ha riassunto la dottrina che gli Stati Uniti hanno seguito per anni. L’Europa balbetta, proponendo solo nuova […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le mezze verità di Lagarde

L’inflazione è colpa delle imprese, ma paghiamo sempre noi…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Mutui: l’aumento dei tassi BCE tira la rete dell’indebitamento

Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’Italia si rivela essere un acquirente segreto di aerei spia israeliani

Documenti precedentemente secretati ora rivelano che l’Italia ha acquisito da “Tel Aviv” altri due aerei spia a intervento rapido, nonché servizi di supporto e logistica a terra per L’Aeronautica Militare italiana per un prezzo sbalorditivo di 550 milioni di euro. Fonte: english version Di Al Mayadeen – 28 agosto 2022 Immagine di copertina: Il Primo […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Crisi di governo: il circo di Draghi e gli scenari greci

Nella giornata di giovedì 14 luglio il movimento 5 Stelle, astenendosi al senato dal voto di fiducia posta dal governo Draghi sul decreto “aiuti”, ha aperto la terza crisi di governo della XVIII legislatura. Cronaca saliente e scenari. Com’è noto, Mario Draghi ieri pomeriggio è salito due volte al colle, rassegnando in serata le dimissioni […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Superbonus. Rischio boomerang

Quando i governi decidono di far girare i soldi puntano su grandi opere e cementificazione: una pratica che ha segnato tutta la storia del Balpaese, dalle colate di calcestruzzo degli anni Sessanta ai giorni nostri, quando l’operazione si mette in “verde” ed indossa le vesti dell’ecobonus. In questi anni di incentivi è cresciuta una gigantesca […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Logistica: la battaglia che viene

Mentre Si Cobas ed Adl Cobas strappano un importante accordo nazionale con FEDIT in rappresentanza di BRT, GLS e SDA, il governo inserisce una norma all’interno del decreto Pnrr2 che modifica il codice civile in materia di relazioni tra stazione appaltante e fornitori esclusivamente per quanto riguarda la logistica integrata, cioè tutto ciò che attiene […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Draghi contestato dai disoccupati: no armi, sì lavoro. Un’importante giornata di lotta dei lavoratori, contro il governo della guerra

Riprendiamo dal SI Cobas il comunicato sulla giornata di lotta del 29 marzo a Napoli… UN’IMPORTANTE GIORNATA DI LOTTA! Ora conclusa la mobilitazione iniziata per noi dalle 6:00 di questa mattina con l’iniziativa che ha violato la zona rossa al Maschio Angioino con il chiaro riferimento alla nostra vertenza ed all’opposizione all’aumento delle spese militari […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il governo decreta 3 mesi di stato di emergenza per partecipare al potenziamento dei dispositivi Nato

Altro che pace, il governo italiano delibera lo stato d’emergenza e conferma la partecipazione alle iniziative della NATO, mentre i politici di tutta Europa soffiano sul fuoco promuovendo l’invio di armamenti, anche pesanti in Ucraina. E’ difficile comprendere come tutto questo dovrebbe contribuire ad una risoluzione pacifica del conflitto, piuttosto il fine sotteso sembra essere […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Genova: Arriva Draghi, rimossi e sequestrati i cartelli contro i depositi chimici

A Genova, nel quartiere di Sampierdarena, i bimbi della scuola d’infanzia Firpo avevano colorato i cartelli contro i depositi chimici, ma sono stati rimossi e sequestrati prima del passaggio dell’auto del premier Draghi. Le maestre sono state identificate   “Draghi, a Sampierdarena c’è il mondo, investi nel nostro futuro“, “Vogliamo respirare i colori, non i […]