InfoAut

Messaggio da Lampedusa: basta con sfilate e passerelle!

Esplode la contestazione a Lampedusa, nel giorno della visita del premier Letta, del ministro degli Interni Alfano, del ministro degli Interni UE Malmstrom e del presidente della Commissione Europea Barroso. Gli abitanti dell’isola hanno deciso di esporre la loro ostilità all’ennesima passerella della politica istituzionale. “Un’isola piena di dolore che porta il peso dell’indifferenza del mondo”, recita uno striscione a cui si accompagnano ripetuti cori all’indirizzo delle autorità: “buffoni,assassini,vergogna” le parole indirizzate ai responsabili dell’ultima così di tutte le precedenti stragi in quel mare della morte che è diventato il Mediterraneo.

 

Intanto Repubblica sfrutta a suo modo il momento di cordoglio generale e lancia petizioni per l’abrogazione (sacrosanta) della legge Bossi-Fini, tralasciando però di menzionare il contributo del “padre della patria” Napolitano alle tragedie del “mare chiuso”. Il presidente della Repubblica tramite la legge firmata in coppia con Livia Turco nel 1997 diede infatti il la alla stagione vessatoria nei confronti dei migranti, che portò poi il clima politico sempre più in direzione favorevole alla Lega e ai suoi propositi di respingere, cannoneggiandoli, i barconi. I manifestanti che hanno invitato le autorità a visitare il “centro d’accoglienza” dell’isola conoscevano benissimo la realtà degli ex-CPT ora CIE, lager istituiti proprio dalla Turco-Napolitano.

E mentre il coro di voci si erge in maniera pelosa e opportunista intorno alle tragedie dei migranti, da segnalare sono invece le posizioni ancora più preoccupanti di chi vorrebbe essere alternativo al governo delle larghe intese. La Lega Nord non esita a difendere la bontà della Bossi-Fini e si scaglia contro la proposta di amnistia/indulto in discussione nell’opinione pubblica e probabilmente a breve in Parlamento. Ma la stessa cosa la fanno Grillo e i 5stelle: se da un lato ciò serve a strappare l’ultima stilla di consenso ancora ottenibile da un antiberlusconismo al capolinea, dall’altra evidenzia l’ennesima uscita grillina stigmatizzante e punitiva nei confronti delle centinaia di migranti che affollano le nostre carceri per reati minori e che vengono usati per giustificare le emergenze sicurezza che si rincorrono da anni sui nostri media.

Ieri la commissaria UE Malmstrom aveva annunciato prima della visita, in maniera opportunista, la volontà dell’UE di promuovere operazioni di salvataggio in mare aperto tramite l’agenzia Frontex, simbolo negli anni dell’istitituzione della Fortezza Europa e della sua attitudine a creare condizioni di ricatto in serie per i migranti che volessero provare a cercare una vita migliore in Europa. Molto più probabilmente la risposta sarà la solita, in puro stile neo-coloniale, dei classici aiuti allo sviluppo teoricamente indirizzati a creare possibilità di lavoro e crescita nei paesi di provenienza e in realtà fenomenali torte da spolpare per i potentati locali. Altro che politiche di accoglienza, altro che riconoscimento della dignità di chi scappa in cerca di una vita migliore.

Il reato di clandestinità della Bossi-Fini rimane, e rimarrà probabilmente anche dopo la fine di queste patetiche esibizioni; ma il rifiuto dei lampedusani ad assistere inermi all’ennesimo giochetto politico sopra le loro teste è un messaggio da riportare nei nostri territori per contestare ovunque i responsabili dell’austerità, della crisi, della morte. La vera cartolina che ci arriva da Lampedusa, sotto i riflettori troppe volte non per la sua bellezza ma per il suo destino atroce, è quella di una popolazione che dice stop ad ogni passerella e sfilata di chi vorrebbe lavare con un colpo di spugna mediatico le proprie responsabilità omicide.

Tante azioni in tutta Italia stanno chiamando a contestare, ad assediare i responsabili dell’austerità ovunque essi si trovino, ovunque vogliano portare i loro messaggi pacificatori a nascondere manovre di attacco ai diritti. Non è abbastanza, bisogna proseguire su questa linea fino a rendere ogni territorio ostile alle nostre controparti. In un processo di lotta generalizzata ai piani materiali e simbolici del potere, che si spera ottenga dalla sollevazione generale del 19 ottobre la propulsione adeguata.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

lampedusa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sul dibattito verso il 5 ottobre

Fatichiamo a comprendere il dibattito che si è aperto in vista del corteo del 5 ottobre contro il genocidio in corso a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Attenti al lupo!

Il governo Meloni, coerentemente con i suoi proclami, introduce un disegno di legge che ha lasciato carta bianca alle fantasie dei Ministri Piantedosi, Nordio e Crosetto che prevede nuovi reati e pene più pesanti per chi, come la levata di scudi conclude, “protesta”. E viene immediatamente da chiedersi, sì, ma chi protesta?

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele fa rotolare il masso della guerra

Il governo israeliano continua imperterrito il suo programma di escalation in Medio Oriente con un attacco che, se fosse avvenuto in qualsiasi paese occidentale, non si sarebbe esitato a definire terroristico.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Guerra in Medio Oriente: non è un se, ma un quando

Chi vuole un ampliamento del conflitto? Chi vuole trasformare la carneficina di Gaza in una guerra regionale?

Immagine di copertina per il post
Editoriali

American way of death

Pochi giorni dopo la sparatoria di Butler che ha causato una ferita all’orecchio di Trump, un morto, due feriti e uno scossone nell’andamento della campagna elettorale più folkloristica di sempre, Trump torna alla carica alla vigilia della convention repubblicana di Milwaukee che lo incoronerà ufficialmente candidato, dicendo “Non mi arrenderò mai, vi amo tutti”. Il […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Un sospiro di sollievo, nient’altro

Più che la vittoria dimezzata, per quanto in parte sorprendente, della sinistra in Francia ciò che c’è possiamo festeggiare è la sconfitta del Rassemblement National. Una sconfitta chiara, ed una buona notizia nel breve termine, ma che, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, ci costringe a porci diverse domande.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Elezioni in Francia: a che punto è la notte

Le elezioni francesi hanno confermato l’ascesa della destra del Rassemblement National e la fine del regno incontrastato della Macronie.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Elezioni Europee: tra voto di protesta ed astensione l’europeismo liberista e belligerante è sempre più in crisi

Debacle totale per il falco Macron che ha passato gli ultimi mesi di campagna elettorale a spingere sul terreno del conflitto aperto con la Russia. Alexandre De Croo, primo ministro liberale del Belgio è dimissionario e in Germania, il grande malato d’Europa, l’ultradestra di AfD sorpassa i socialisti di Sholz.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Sea Watch 3: il coraggio di scelte scomode

  La Sea Watch 3 infine ha varcato le acque territoriali italiane e entro le 20 dovrebbe attraccare al porto di Lampedusa. La nave era da quattordici giorni in attesa a largo dell’isola con 42 naufraghi a bordo. La scelta di violare il divieto di attracco è venuta dopo il respingimento del ricorso da parte […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le macerie di fortezza Europa a due anni dalla strage di Lampedusa

Era il 3 ottobre 2013, a largo di Lampedusa furono ripescati i corpi di 366 persone che avevano cercato di attraversare il mediterraneo. Un gesto banale, per cui basterebbe un volo low-cost o una comoda traversata in traghetto ma reso mortale da leggi, documenti e linee immaginarie. Non una “una strage immensa, che non si […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La vita nuda affogata nel Mediterraneo

Davanti al naufragio che è costato la vita a quasi un migliaio di persone di fronte alle coste siciliane, le sole voci che si sentono sono quelle d’una classe politica che specula, millanta e grida in modo indecente. Razzisti gentili fustigano razzisti beceri, democratici studiano soluzioni tecniche per tenere la “crisi umanitaria” lontana dagli occhi […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’Europa assassina

Com’è noto l’espressione “catastrofe naturale” è un concetto fondamentalmente sociale, essendo questa il frutto dell’impatto tra un evento più o meno prevedibile e la vulnerabilità di un determinato contesto. È per questo che lo stesso terremoto fa centinaia di vittima a L’Aquila e nessuna in Giappone o che puntualmente, in Italia, dei semplici acquazzoni (rinominati […]

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

The Lampedusa massacre, one year later. The institutional showcase is disrupted!

They were all there today, at the conference organized at the Lampedusa airport, those responsible for those deaths – and of all the other bodies that, in an effort to reach Europe, now fill up the Mediterranean Sea: from the president of European Parliament Martin Shultz, to the Italian and European Minister of Foreign Affairs […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

A un anno dalla strage di Lampedusa: interrotta la passerella istituzionale

Erano presenti tutti oggi al convegno organizzato all’aeroporto di Lampedusa, i responsabili di quei morti e di tutti le altre migliaia di corpi che nel tentativo di raggiungere l’Europa affollano ora il Mar Mediterraneo: dal presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, al Ministro degli Esteri italiano ed europeo Federica Mogherini, passando per la presidente della Camera […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

La carovana europea bloccata a Chamonix: 5 migranti rispediti in Italia

La Carovana europea dei migranti e dei rifugiati è arrivata in queste ore a Bruxelles da tutta Europa. Il settore italiano no. Partita ieri da Torino, è stata bloccata dalle autorità a Chamonix. I cinque i rifugiati fermati dalla polizia sono stati rispediti in Italia. E gli altri hanno potuto riprendere il viaggio per la […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Sui morti di Lampedusa: eliminare le frontiere!

Il naufragio di una nave proveniente dalla Libia la scorsa notte è l’ennesimo spunto per parlare di tragedie toccanti e militari che si affannano per evitarle, il tutto in un braccio di mare sempre più da controllare con incrociatori e navi da guerra e in cui far drenare una quantità di euro crescente. Si va […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Nuova strage dell’Europa-fortezza

Una tragedia annunciata, apparentemente priva di soluzioni mentre risuonano gli appelli ipocriti dei vari ministri di turno, piuttosto che l’allarmismo imperante delle ultime settimane del viminale, che annunciava, con tono preoccupante, di circa 800mila migranti pronti a partire dalla Libia. Ma tra il piagnucolio di Alfano che si sente “abbandonato” da “mamma” Europa e le […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Lampedusa: farsa di uno sgombero di Natale

È, per esempio, abbastanza semplice individuare il carattere tutto mediatico di una simile iniziativa. La spinta dei migranti rinchiusi in quelle galere che la legge chiama Cie o Cara si inizia a fare prepotente. Le proteste in questi giorni a Ponte Galeria, le rivolte della scorsa settimana a Mineo (sassaiole, barricate e tanta rabbia) rappresentano […]