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Ministra o imprenditrice nel nucleare?

Ad ascoltare le dichiarazioni degli ultimi giorni, della Ministra dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo un dubbio c’era venuto: “Pasteggia a gin-tonic?”. Perché, mentre gran parte dei governi si affrettavano a dichiarare che avrebbero rivisto i loro programmi sull’energia nucleare la Stefania dichiarava: “La linea italiana rispetto al programma nucleare chiaramente non cambia in seguito ai tragici eventi in corso in Giappone e nella centrale nucleare di Fukushima” , “sarà e verrà fatto a tutti i costi”.

E ancora, mentre la flotta americana lasciava in fretta e furia le coste del Giappone, e mentre il governo giapponese classificava a livello 6 su scala Ines il cui grado massimo è 7 il pericolo nucleare, la nostra ministra dichiarava: “Si tratta di un principio [di fusione], quindi qualcosa di assolutamente limitato, al di sotto del 5%. Per cui non vi e’ ancora un allarme rosso”.

Insomma l’unica sua preoccupazione era quella di minimizzare. Ma perchè? Come accade in questi casi, non occorre né avere troppa fantasia nell’immaginarsi il motivo né investigare più di tanto per scoprirlo: profitto! Dimenticavo, ovviamente: personale.

COEMI: Solidità e competenza per gli impianti elettro-strumentali industriali. COEMI nasce nel 1974 come emanazione della Ditta Prestigiacomo, già operante da lungo tempo nel settore delle manutenzioni elettriche”. La COEMI è controllata dalla Fincoe srl, in cui hanno quote sia il ministro, sia la sorella Maria Pia, sia il padre Giuseppe.

Chi troviamo fra i clienti della COEMI? La lista è lunga ma basta citarne uno su tutti: ENEL spa. Ovvero chi è incaricato di costruire le centrali nucleari nel nostro paese.

Quindi, dopo aver appreso degli interessi personali della famiglia Prestigiacomo nella costruzione delle centrali Nucleari, possiamo consolarci nel sapere che non è abitudine della ministra dell’Ambiente pasteggiare a gin-tonic prima di andare in sala stampa. Ma che dietro le sue dichiarazioni c’era una logica con tanti zeri.

Chiarita questa “piccola” questione, quello che si riapre adesso è una nuova battaglia sul nucleare. Purtroppo c’è voluto una tragedia, ma adesso la questione è riaperta. Serve informazione, e la capacità di tenere alto il livello, contro una propaganda di regime già collaudata e pronta a cercare di non fare passi indietro. Come funziona l’informazione italiana in questi giorni ce lo spiega bene nique la police in suo articolo su senzasoste.

Comunque a vedere dalle dichiarazioni dei vari Ministri si stanno rendendo conto i loro progetti possono saltare perché in un’Italia martoriata da inceneritori, discariche, grandi opere, non sono ancora in molti ad avere fiducia di lasciar fare, tanto più quando, come ogni volta, emerge sempre la solita logica che sulle spalle e le tragedie di molti, si arricchiscono in pochi.

“Io ridevo stanotte alle 3 e mezzo” “Io pure!”. Queste parole dei due imprenditori intercettati la notte del terremoto dell’Aquila, fanno ancora male, ma stavolta speriamo che a ridere dei loro mancati incassi siano in molti il giorno in cui il governo sarà costretto a blocchere il piano energetico nucleare.

 

Bada Nasciufo

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