InfoAut
Immagine di copertina per il post

Comunicato di “S”, il ferito più grave di Sainte Soline

Il 26 marzo a Sainte Soline, “S” è stato colpito alla testa da una granata esplosiva durante la manifestazione contro i mega bacini

da Osservatorio Repressione

“Ciao a tutti,

Mi chiamo Serge e sono stato gravemente ferito, come molti altri, durante la manifestazione contro il megabacino di Sainte Soline del 25 marzo 2023. Sono stato colpito alla testa da una granata, probabilmente lanciata da un gendarme equipaggiato di un lanciagranate cougar. Ho subito un grave trauma cranico che mi ha messo in una situazione di estrema urgenza, situazione aggravata dal blocco dei soccorsi durante la manifestazione. Dopo un mese di coma farmacologico e sei settimane in rianimazione, sono stato trasferito in un reparto di neurochirurgia, in seguito in un centro di riabilitazione. Al momento, avverto dei grandi progressi nella mia capacità muovermi, mangiare e semplicemente a interagire e pensare. Il percorso sarà molto lungo ma sono determinato a dare tutto a battermi per recuperare ciò che ero sia fisicamente che mentalmente. Chiaramente lo faccio per me stesso, ma anche perché credo che rifiutare di abdicare, rifiutare di essere schiacciato dalla macchina repressiva sia una necessità politica nel momento in cui gli stati scommettono sul terrore e la nostra passività.

Innanzitutto ci tengo a ringraziare coloro che, in quel campo minato, mi hanno preso, tenuto la mano, protetto, dato le prime cure (rallentamento dell’emorragia, massaggio cardiaco, intubazione…) e semplicemente mi hanno permesso di restare in vita. Allo stesso modo, ci tengo a ringraziare il personale medico che, in ogni fase, si è preso cura di me e mi aiutano ancora oggi a riconquistare il mio corpo e la mia mente.

Non posso che condividere con voi il bene folle che ho provato all’uscita dal coma davanti alla forte solidarietà che si è espressa: assemblee, testi, scritte, regali, musica, azioni e messaggi da compagni di tutto il mondo. L’eco delle vostre voci e dei ruggiti della strada hanno aiutato, me e miei cari, a non mollare. Per tutto questo, ringrazio tantissimo tutte e tutti. Siete stati dei grandi.

Tutto questo ci ricorda che è necessario che nessun pestaggio, che nessuna carcerazione, nessuna mutilazione, nessun omicidio compiuto dalle forze dell’ordine sociale capitalista passi sotto silenzio.

Loro mutilano e uccidono così spesso che non c’è nulla di accidentale, fa parte della loro funzionalità. Troppe storie nel mondo ricordano che non c’è niente di più vero della formula “ACAB”. Tutti gli sbirri sono dei bastardi. Sono e resteranno i tirapiedi della borghesia di cui proteggono gli interessi e ne assicurano, fino ad ora, l’esistenza.

La classe capitalista ha come unica prospettiva la degradazione delle nostre condizioni di vita su larga scala e ogni proletario del mondo ne fa oggi l’amara esperienza. Di fronte alle lotte che portiamo avanti per contrapporci a questo destino funesto, loro hanno chiaramente scelto di aumentare drasticamente la repressione, con nuove leggi repressive e con il fatto di lasciare carta bianca alle forze dell’ordine, come a Sainte Soline. Dobbiamo prenderne atto e avere collettivamente l’idea che è fuori questione partecipare a una lotta senza protezioni efficaci per delle capacità di resistenza. Non siamo dei martiri. Nondimeno, la nostra forza non ha molto a che vedere con una storia di campo di battaglia. La nostra forza sta nel numero, nel nostro posto nella società e nel mondo migliore al quale aspiriamo. Contro le organizzazioni di dirigenti e burocrati che ci vorrebbero rimettere al nostro posto una volta raggiunto il loro posto al sole conquistato sulle nostre spalle, ci vogliono mille modi di organizzarci alla base attraverso e per delle solidarietà concrete, destinate ai compagni del movimento ma anche, e probabilmente soprattutto, a coloro che si uniranno agli slanci rivoluzionari futuri.

Forza ai compagni attualmente colpiti dallo stato!

Viva la rivoluzione!

A presto nelle lotte.

S”

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

acquaBacini idriciferitiSainte solinesoulèvements de la terre

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ennesima alluvione a Lamezia: a quando la messa in sicurezza del territorio?

Passano gli anni – per l’esattezza il 4 ottobre ne sono passati sei – eppure lo scenario al quale abbiamo assistito è praticamente uguale, forse persino peggio, se non fosse per la fortuna di non piangere ancora vittime.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Cu cu, cu cu, le reti vanno giù!

Sull’iniziativa di domenica in Val Susa, presso i terreni del presidio di San Giuliano, riprendiamo queste riflessioni pubblicate su notav.info

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inganno della Torino – Lione

Continuare a parlare di Alta Velocità tra Torino Lione vuol dire continuare a ingannare i cittadini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“I boss lo chiamavano generale”: scoppia il bubbone del sodalizio tra ndrangheta e CO.GE.FA nei cantieri del tav

Nuova tegola sul raddoppio della Torino-Lione. Il colosso delle costruzioni COGEFA ha ricevuto un’interdittiva anti mafia per i rapporti tra il suo fondatore e diversi membri di spicco delle ‘ndrine operanti in Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ecologia, marxismo e decrescita: spunti di riflessione

Ecologia, marxismo e decrescita: quali convergenze e prospettive? Questa è la domanda da cui parte la giornata di approfondimento che si terrà a Torino presso il Campus Luigi Einaudi organizzata a partire dalla sezione monografica dei Quaderni della decrescita a. 1, dal titolo “Marxismo e decrescita”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano, conferenza stampa: mobilitazione permanente e manifestazione popolare sabato 12 ottobre

La Valle che Resiste risponde con una mobilitazione permanente che proseguirà fino alla fine delle procedure di esproprio e che prevede un appuntamento quotidiano alle 18.30 al gazebo informativo a Susa (in Regione Priorale 24) e una grande manifestazione popolare per le vie della cittadina sabato 12 ottobre alle ore 15 con partenza dalla stazione di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il vostro progresso la nostra rabbia!

Pubblichiamo di seguito l’appello degli studentə dei collettivi autonomi romani per la mobilitazione che si terrà a Roma venerdì 11 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La violenza dell’argine

Pubblichiamo in questa sezione la Seconda puntata della Terza Stagione di Radura – un viaggio nei conflitti dell’hinterland italiano, perché viene approfondito il tema dell’acqua, dei fiumi e degli argini e soprattutto la tendenza che si individua lungo tutto l’arco alpino di artificializzazione dei bacini idrici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Traversata delle lotte per l’acqua

“In questo lungo viaggio verso un mondo giusto, dove la vita sia assicurata alle nostre generazioni future, i sentieri che noi, compañeras e compañeros, abbiamo costruito con dolore e rabbia si stanno pian piano unendo, fino a formare un bellissimo tessuto che ricopre di colore e dignità il mondo intero.”

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Custodiamo la Val Sessera: le buone ragioni per dire NO alla diga.

Per affrontare il tema della gestione delle risorse idriche occorre partire dall’impatto sui territori che i progetti di accumulo di acqua possono arrecare, considerando vari aspetti.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Le guerre per l’acqua: attualità in Francia, prossimo futuro in Italia?

Lunga intervista realizzata dal progetto Confluenza a un attivista della regione del Poitou dove, in Francia, da quasi dieci anni va avanti un’importante lotta per la difesa del territorio contro il progetto dei mega bacini idrici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia, A69, bacini: azioni seriali di disarmo contro le aziende ecocide

Macchine incendiate nel cantiere della A69, un bacino scoperchiato nella Vienne

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Diga in Val Sessera: quali conseguenze?

Di seguito l’invito alla prima iniziativa pubblica di Confluenza organizzata insieme a Custodiamo la Valsessera e al Circolo Biellese Tavo Burat sul tema degli invasi che si terrà a Biella il 14 giugno alle ore 18.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: dalla cordigliera alla meseta e alla costa, la lotta di un popolo per l’acqua

Tra il 15 e il 21 dicembre 2021, il popolo del Chubut abrogò la Legge di Zonificazione Mineraria che era stata approvata sei giorni prima, senza consultazioni, dai deputati provinciali.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Conferenza stampa sui fatti di ieri a Torino in occasione della contestazione ai ministri del G7 Ambiente e Energia

La militarizzazione della città deve essere denunciata a fronte della violenza delle cariche della polizia e Torino come laboratorio della violenza è qualcosa di ben noto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Un anno dopo Sainte-Soline: solidarietà, rabbia e gioia per le strade di Nantes

Un anno fa, decine di migliaia di noi hanno marciato in mezzo ai campi delle Deux-Sèvres contro i megabacini, e siamo rimasti intrappolati dalla repressione militare, intrappolati sotto il rombo delle granate sparate a migliaia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: voci, facce e comunità che dicono “no” all’attività mineraria del litio

“La rotta del litio: voci dell’acqua”, è il libro di Camila Parodi e Susi Maresca.