Estradate il PD!
Quindi Alfano non sapeva nulla, lo ha detto anche il PD!
Ennesima figurina quella appiccicata ad un album già ricchissimo da un Partito Democratico sempre più evidentemente schierato dalla parte dei poteri forti transnazionali. La decisione di non votare la sfiducia ad Alfano è di fatto un ossequio alla stabilità di questo indifendibile governo.
Stabilità finalizzata ad un processo di continua sottomissione del nostro governo alle policies delle grandi aziende multinazionali come l’ENI ma anche alle esigenze di austerity imposte dall’Unione Europea e dalla sua Banca Centrale.
Registriamo cosi l’approfondirsi della perdita di credibilità di un Partito come quello di Epifani. Partito che ha l’unico merito di dimostrarci giorno dopo giorno l’assoluta falsità delle retoriche dell’alternanza, delle contrapposizioni, dello scontro politico che caratterizzerebbero le democrazie rappresentative “mature”…
..la realtà è che esistono soltanto dei poteri e degli interessi da difendere nella miglior maniera possibile! Se si può far finta di scandalizzarsi lo si farà, se no meglio perdere la faccia che le ricche poltrone..!
Va sottolineato inoltre come dopo il caso kazako si stia verificando in queste ore un’ulteriore presa in giro alla “sovranità” italiana, con il rimpatrio immediato verso gli Stati Uniti di Robert Seldon Lady, ex capo della Cia a Milano, diretto responsabile insieme ad alcuni funzionari dei nostri zelanti servizi segreti del rapimento dell’imam Abu Omar ormai 10 anni fa.
Non ci interessa certo prendere la parte di presunti interessi nazionali da salvaguardare, quello che ci preme sottolineare è che il rispetto internazionale di cui si fregia urbi et orbi il buon Letta è tale solo nei sogni suoi e del buon Renzi, a sua volta già andato a baciare i piedi a sua maestà Angela Merkel..
In tutto questo la mossa del PD di salvare Alfano avrà senza dubbio ripercussioni su un Partito diventato la barzelletta di sè stesso, talmente voglioso di mantenersi al potere da arrivare a vette inimmaginabili.
L’ormai mitico Stefano Esposito, piuttosto che spiegare ai suoi elettori come si sia arrivati alla decisione di salvare un Alfano indifendibile, si scaglia contro i senatori dissidenti che non hanno seguito la linea scelta per la votazione. A questo punto, come consigliato da qualcuno in Rete, aspettiamo che il PD scenda in piazza per difendere anche la Minetti, Fede e Lele Mora dopo le condanne di oggi.
Dal canto nostro sappiamo bene dove posizionarci. Non ci interessa di meno che Alfano si dimetta, dato che il nostro obiettivo non è certo quello di eliminare un burattino per metterne al suo posto un altro più ripulito.
Sappiamo che i governi vanno tirati giù dalle piazze, non da sentenze o da accordi parlamentari. Ci interessa continuare invece quel processo di attacco al Fronte unico dell’Austerità che ha visto ieri nella vicenda Alfano l’ennesima misera pagina e nella nottata di lotta #notav la presenza in nuce di un autunno di lotta durissima!
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