InfoAut

27 Ottobre, estendere lo sciopero in tempo di campagna elettorale

 

Che succede in Italia, sempre più provincia in un mondo sull’orlo di una possibile nuova crisi nucleare?

Partendo dalle storie di Palazzo, va detto che la legge elettorale appena approvata a colpi di fiducia in Parlamento ha il chiaro scopo di rendere una fotografia della situazione attuale alle prossime elezioni, piuttosto che di agire un qualche tipo di forzatura sugli esiti voluti. Troppo equilibrio, ma una sensazione di perenne bilico della loro stabilità sembrano aver imposto uno stop a particolari colpi di testa, in una logica da volemose bene bipartisan tra Renzi e Berlusconi-Salvini.

Contemporaneamente, la stessa ultima legge finanziaria in discussione è disegnata con un chiaro sguardo pre-elettorale. Mancette qua e là, uno stop alle tasse, qualche robina di finta attenzione sulla povertà e via, che tanto le questioni del debito delle banche e del pareggio di bilancio saranno regalini per il prossimo governo. Ora c’è solo il tempo della probabile peggiore campagna elettorale della storia.

Il PD si conferma, a 10 anni dalla sua fondazione, come architrave della stabilità per come piace tanto all’Unione Europea. Forza Italia del redivivo Berlusconi balla un tango con Salvini, ponendosi da elemento rassicurante nei confronti delle istituzioni sovranazionali mentre il suo sodale leghista è intento a latrare solleticando i peggiori istinti xenofobi nel paese.

Intanto i Cinque Stelle, messa da parte ogni pulsione alternativa anche al loro interno, sono il primo partito sfruttando l’ormai clamorosa impresentabilità delle altre opzioni ma facendo grandi passi verso la stessa direzione a partire dai fallimenti di governo a Torino e Roma. Stendiamo un velo pietoso sulle 118 formazioni di centro-sinistra e sulle loro possibilità di contare qualcosa al di fuori di una svendita (alla fine probabile) di una coalizione con il PD.

La cosa interessante stando così le cose, almeno a leggere i sondaggi, è che nessuna coalizione sembrerebbe possibile una volta usciti dalle urne. Diventerebbe impossibile un governo di Grande Coalizione, per non parlare di un monocolore di alcun tipo. La conseguenza è che una nuova fase di instabilità si aprirebbe, da cui si potrebbe uscire solo con una sorta di governo di unità nazionale, particolarmente difficile da immaginarsi.

A meno che il governo de facto instaurato da Minniti a partire dalla sconfitta renziana al referendum non possa avere una sua continuità nell’attesa che si ricrei una soluzione al problema di governabilità attuale..

Le denunce da parte dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia per la questione dei lager in Libia passano non a caso sotto silenzio, un po’ come tempo fa sparirono dai media le novità riguardanti la gestione del caso Regeni. Troppo importanti gli interessi italiani in Egitto, troppo importante la costruzione dell’allarme sicurezza in patria e la creazione di forza lavoro docile all’esterno delle nostre frontiere.

Molti di quei migranti che ce l’hanno fatta a non morire nel Mediterraneo sono però oggi lavoratori nei settori più sfruttati dal capitalismo nostrano, e per molti di questi la prossima data di sciopero generale della logistica e del trasporto pubblico e privato del 27 ottobre può e deve essere una indicazione interessante da cogliere. Ma non solo per loro.

Abbiamo assistito di recente ad una giornata di lotta nel mondo della formazione come quella del 13 ottobre, sul tema dell’alternanza scuola-lavoro, che non è stata senza dubbio sufficiente, per quanto abbia avuto la capacità di fare emergere un problema e di incrinare un muro di velato consenso intorno a questa nuova modalità di sfruttamento descritto come opportunità. Veniamo inoltre dalle giornate di lotta contro il g7 a Torino, che hanno ulteriormente contribuito a mettere al centro dell’agenda la questione del lavoro e del non lavoro, dello sfruttamento “classico” e di quello nel tempo fintamente “libero”.

Lo sciopero logistico e dei trasporti dello scorso 16 giugno fece parlare molto, portando addirittura Renzi e Delrio a latrare contro i danni causati dagli scioperi; un qualcosa che evidentemente continua a torturare le notti di chi sta in alto, dato che nelle ultime settimane invece il caso SDA ha mobilitato il solito Esposito, pronto a latrare per reclamare a gran voce i pacchi di Amazon bloccati dalle lotte operaie.

Lotte che nel silenzio dei media sono vive, continuano ad ottenere risultati ma non hanno ancora la capacità di estendersi ad una dimensione più sociale e politica, pienamente metropolitana. E questo deve essere l’obiettivo sia delle formazioni sindacali impegnate nella costruzione dello sciopero, sia dei movimenti che lo sostengono e costruiscono ai picchetti.

Praticare l’estensività del conflitto, connettere le lotte su lavoro e non-lavoro ed espanderle, anche nella dimensione metropolitana. Questo il tentativo da fare verso il 27 Ottobre.

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Editorialidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale

“Avevamo diciott’anni, e cominciavamo ad amare il mondo, l’esistenza: ci hanno costretti a spararle contro.”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Guerra globale, una sola egemonia da garantire

Ich kenne Schritte die sehr nützen und werde euch vor Fehltritt schützen Und wer nicht tanzen will am Schluss weiß noch nicht dass er tanzen muss Io conosco passi che sono molto utili  e che vi proteggeranno dai passi falsi  e chi alla fine non vuole ballare  non sa ancora che deve ballare (Amerika – […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sciopero generale: il punto di vista degli studenti e delle studentesse

“Quello che vogliamo fare lo facciamo:se vogliamo bloccare, blocchiamo,se vogliamo parlare, parliamo.” Riprendiamo il comunicato congiunto di CUA Torino e KSA, sulla giornata di sciopero generale nel capoluogo piemontese. In questa giornata di sciopero generale, per 2000 giovani la manifestazione non è terminata in Piazza Castello, un grosso spezzone del corteo ha bloccato le stazioni […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ancora Trump, non stupitevi

Ad un primo sguardo superficiale queste elezioni negli Stati Uniti sono state un replay di quelle del 2016. Trump vince nonostante le previsioni dei sondaggisti più autorevoli.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Gli Stati Uniti verso le elezioni: guerre e guerra civile

Manca poco più di una settimana alle elezioni negli Stati Uniti e nonostante i pronostici regna l’incertezza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sul dibattito verso il 5 ottobre

Fatichiamo a comprendere il dibattito che si è aperto in vista del corteo del 5 ottobre contro il genocidio in corso a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Attenti al lupo!

Il governo Meloni, coerentemente con i suoi proclami, introduce un disegno di legge che ha lasciato carta bianca alle fantasie dei Ministri Piantedosi, Nordio e Crosetto che prevede nuovi reati e pene più pesanti per chi, come la levata di scudi conclude, “protesta”. E viene immediatamente da chiedersi, sì, ma chi protesta?

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Campagna di raccolta fondi a sostegno delle spese legali per Gino

L’obiettivo della campagna è raccogliere fondi per pagare le spese legali, sostenere Gino in carcere e permettere alla famiglia di stargli vicino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato dei combattenti italiani Ypg sulla situazione in Siria

Ripubblichiamo l’appello dei combattenti italiani Ypg uscito in questi giorni sulla situazione in Siria

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Autonomia differenziata: rompere la solidarietà per liberare ancora la ferocia del mercato

Quando si parla di Autonomia Differenziata il rischio è quello di credere che dietro questa formulazione si nasconda nient’altro che il secessionismo leghista della prima ora agghindato in chiave “riformista”. In realtà quanto abbiamo di fronte è ben più complesso ed attuale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere 2024 da incubo per i detenuti in Italia.

Report di Antigone su suicidi, sovraffollamento, violazione dei diritti

Immagine di copertina per il post
Culture

Dario Paccino: dall’imbroglio ecologico.. alla crisi climatica

Recensione di Louis Perez, pubblicato su La Bottega Del Barbieri

«Oggi diciamo che “l’ecologia senza lotta di classe è giardinaggio” ma se questo è possibile lo si deve anche al lavoro di chi – come Dario Paccino – e come il gruppo che diede vita alla rivista Rosso Vivo aveva già letto presente e futuro».

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Contro Askatasuna, Neruda e Movimento No Tav chiesti 88 anni di carcere perché ritenuti colpevoli di lottare

Di seguito ripubblichiamo un’approfondita intervista a Dana, compagna del Movimento No Tav, realizzata da Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Uragano a Mayotte: un’isola devastata e le miserie della politica coloniale francese

A Mayotte, Dominio d’Oltremare (DOM) francese nell’Oceano Indiano, si contano già diverse decine di migliaia di morti, dopo il passaggio del devastante ciclone Chido.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Brescia: imponente risposta antifascista contro le provocazioni fasciste.

Migliaia di persone presenti e corteo spontaneo di massa verso la stazione FS